ROMA, ZIZZA, GRAVE SITUAZIONE TORRE GUACETO DUBBI SUI TEMPI DI REALIZZAZIONE PER TRINCEE DRENANTI
ROMA – Dopo aver seguito l’iter di tutta la vicenda che ha coinvolto la riserva marina di Torre Guaceto, presentando sin da subito apposita interrogazione parlamentare in data 1 ottobre al Ministro dell’Ambiente. Dopo averlo incontrato il giorno successivo sottoponendogli le preoccupazioni della popolazione locale, e dopo aver continuato a sostenere che il recupero delle acque reflue fosse la soluzione migliore per una sicurezza definitiva della riserva proponendo al Ministero l’ipotesi del fitodepuratore, alla luce della relazione fatta dal rappresentante del ministero, viene sottolineato ancora di più la gravità della situazione della riserva. Importante è stata la riunione di ieri al tavolo tecnico regionale dove la soluzione proposta da AQP ha soddisfatto il consorzio di Torre Guaceto.
Riconosco l’impegno profuso da Acquedotto Pugliese e dalla stessa Regione che con tale proposta di fatto garantirebbero il blocco degli scarichi a mare entro 4 mesi con la realizzazione delle trincee drenanti. Nascono seri dubbi nel pensare se 4 mesi siano sufficienti per la realizzazione delle opere suddette. Alla luce di quanto emerso penso che chi è al potere oggi si debba far carico di accelerare la realizzazione dell’intervento, vigilando proprio sulla tempistica della messa in opera e decidere, in attesa che ciò avvenga, se è opportuno continuare a permettere al depuratore lo scarico a mare o se i sindaci interessati ritengano di dover bloccare tale attività con un’apposita ordinanza.