Cultura e turismo, Stefàno: “Investiamo su distretto creativo e turismo sostenibile”
A Taranto le proposte programmatiche per la città e la Puglia
Pioneristicamente abbiamo immaginato alcuni anni fa, assieme a poche altre realtà europee, di investire in cultura quale fattore strategico per la crescita economica e sociale del territorio. Siamo partiti da zero nel 2005, oggi la Puglia è nota in tutto il mondo anche grazie al cinema, la musica, l’enogastronomia: ha valorizzato in un unico brand le peculiarità paesaggistiche e il patrimonio storico, artistico e culturale dei singoli territori, impreziosito di elementi identitari che ne rafforzano la unicità, che ne rendono più complicata la “imitazione”.
Penso alla chiave turistica con cui ad esempio sono state interpretate le nostre masserie didattiche che hanno arricchito il racconto di una terra rurale che affascina e attrae. O al valore del nostro vino, in grado oggi di competere alla pari con le etichette storicamente blasonate e che sono il cuore di sempre più numerosi pacchetti e percorsi enogastronomici. Ma penso anche alla pesca, quale altro attrattore culturale di portata straordinaria, in termini di tradizioni, economia e storia.
Politiche pubbliche che hanno permesso di liberare un potenziale di idee, progetti, competenze ed esperienze che esprimono fenomeni di innovazione sociale e nuove occasioni di lavoro e crescita economica dei territori.
QUALCHE DATO
MUSICA: la Puglia ha realizzato l’unica agenzia pubblica del Paese dedicata alla promozione, Puglia Sounds che in 4 anni ha contribuito all’organizzazione di 400 tour di artisti pugliesi in tutto il mondo, ha creato 9 reti che mettono assieme 45 festival per un totale di oltre 2 milioni di spettatori, ed ha cofinanziato la realizzazione di oltre 120 dischi di ogni genere musicale. Il Medimex è l’unica grande fiera dedicata all’industria musicale italiana, che ha da poco concluso la sua quarta edizione a Bari.
CINEMA: con Apulia Film Commission abbiamo innescato un fenomeno di crescita dell’economia e occupazione locale, agevolando le fasi di produzione e finanziandone una parte. Nel 2013 abbiamo investito 3,6 milioni di euro, accogliendo oltre 50 produzioni ogni euro erogato da AFC, ben sei ne vengono spesi sul territorio in beni e servizi.
MUSEI: la Puglia dal 2005 ha investito ben 700 milioni di euro per interventi di riqualificazione. Ne voglio citare uno per tutti: quello sul museo archeologico di Taranto. Sono state inoltre avviate azioni di “completamento e potenziamento” dei musei per garantire piena fruibilità del patrimonio culturale, attraverso il rafforzamento e il miglioramento della rete museale, nonché dei relativi strumenti di valorizzazione.
TURISMO: oggi vale l’8% del nostro PIL. Abbiamo dimostrato di saper essere virtuosi, oltre che ambiziosi: abolendo le 5 Apt, abbiamo risparmiato 2 milioni di euro all’anno. E nel 2013 abbiamo registrato 13,3 milioni di presenze turistiche e 3,1 milioni di arrivi nel 2013.
ORA DOBBIAMO PUNTARE AL TURISMO COME INDUSTRIA DI QUALITÀ, CHE SIGNIFICA:
- Posizionare La Puglia nelle top destination del mondo
- Professionalizzare il comparto turistico
- Identificarci come Turismo Sostenibile, in armonia con il paesaggio, basato sulla conservazione del nostro patrimonio naturale e culturale, fortemente legato ad una vocazione naturale all’accoglienza.
Abbiamo creato un sistema partendo da niente: il prossimo obiettivo è puntare alla dimensione imprenditoriale. Penso allora, che sia, oggi ancora più necessario, irrobustire il Distretto Produttivo Puglia Creativa, affinché formazione e lavoro dialoghino sempre più. Perché le politiche culturali appartengono alla visione strategica dello sviluppo economico e sociale e, su questo solco, vogliamo proseguire con maggiore sinergia tra diversi ambiti, coniugando sviluppo culturale e attrattività territoriale.
TARANTO EMBLEMA DI UN MODELLO DI SVILUPPO VICENTE
Non è possibile parlare di cultura e turismo a Taranto senza riflettere sulle straordinarie opportunità che la città offre. L’isola, la città vecchia di Taranto, uno dei musei diffusi più importanti d’Italia. C’è un’idea che è più di una suggestione: quella del prof. Bonomi di fare qui una smart land, capace, appunto di accerchiare il mostro dell’agglomerato industriale tarantino, con un potenziale ancora non del tutto sfruttato: la cultura rurale (le antiche Masserie), il patrimonio naturale (le dune e le gravine), quello storico e archeologico con un diffusissimo e imponente giacimento di cultura ellenica, japigia, messapica, bizantina. Un’ idea che ha già trovato una sua gemmatura con il progetto GREEN ROAD (Gal Colline Joniche) che lungo l’asse che taglia il Parco delle gravine promuove una fruizione del territorio in chiave eco-sostenibile. È una nuova idea di turismo, che ha valore ideale ancora più forte proprio perchè nasce qui a Taranto. È una nuova filosofia turistica basata sui principi della green economy e del turismo sostenibile, un modello di sviluppo che valorizzi tutto quello che appariva dimenticato: agricoltura, turismo, artigianato, cultura.
ALCUNE PROPOSTE PER LA PUGLIA E PER TARANTO
1)INVESTIAMO NELLE INFRASTRUTTURE CULTURALI
Creiamo 5 poli regionali dedicati alla musica dal vivo e alle arti, innoviamo i nostri musei per renderli più attrattivi
2)UN DISTRETTO PRODUTTIVO CREATIVO PIU’ COMPETITIVO
Nuove misure di sostegno alle imprese: credito d’imposta per nuove assunzioni, incubatori d’impresa, investimenti in nuove tecnologie
3)LA RETE DELLA CULTURA
Potenziamo la rete degli eventi più significativi per integrare la programmazione, migliorare la collaborazione tra gli operatori, realizzare economie di scala
4)SOSTENIAMO IL TURISMO SOSTENIBILE
In armonia con il paesaggio, basato sulla conservazione del patrimonio naturale e culturale, orientato alla mobilità lenta, accessibile.
5)UN TURISMO CHE SI QUALIFICA
Sosteniamo l’innovazione e l’imprenditorialità giovanile per supportare e professionalizzare le micro-esperienze avviate in questi anni di crescita turistica
6) UN CAMPUS VERDE A TARANTO
Realizziamo nella città ferita dall’inquinamento il campus universitario più “verde” Europa, realizzato con materiali ecocompatibile e impostato su master universitari in green economy e sviluppo ecosostenibile.
7)TARANTO INVESTE SUI BENI CULTURALI
Università pugliesi e lucane insieme per realizzare una scuola interregionale sui beni culturali nella città vecchia, in stretta sinergia con il Marta e la Soprintendenza .