BRINDISI, Vice sindaco su convenzione disabili

Con riferimento alla spiacevole vicenda che vede contrapposta l’Associazione Italiana Persone Down all’Amministrazione Comunale di Brindisi, si porta a conoscenza dell’intera opinione pubblica che nella giornata di lunedì sono state compiute tutte le verifiche necessarie a chiarire i contorni di tale sgradevole episodio.


Il Comune di Brindisi – nella sua qualità di capofila dell’Ambito Territoriale BR/1 – ha sottoscritto il 7/11/2011 una convenzione con il Centro socio-educativo “Dante Cappello”, gestito dall’Associazione Italiana Persone Down.
La convenzione prevede che le rette di frequenza siano per il 50% a carico della ASL e per il restante 50% come quota sociale a carico dell’utente e/o del Comune (Ambito), in funzione del reddito.
L’art. 10 di tale Convenzione prevede che la struttura incaricata provveda mensilmente “ad emettere specifiche e distinte fatture, limitatamente alla quota sociale, all’utente e/o al Comune qualora questo sia tenuto alla compartecipazione”.
A fronte di tali disposizioni convenzionali, l’Associazione ha sempre provveduto a fatturare le quote a carico dell’Ambito (Comune), riscuotendo direttamente dagli utenti e/o dai loro familiari, le quote di compartecipazione a carico degli stessi.
Con decisione unilaterale del febbraio 2014, l’Associazione Italiana Persone Down ha provveduto a fatturare l’intero importo della quota sociale all’Ambito Territoriale (Comune di Brindisi), non sottraendo più (come fatto sino ad allora) la quota di compartecipazione economica a carico degli utenti.
Gli uffici preposti hanno tentato di ristabilire la corretta gestione della Convenzione attraverso numerosi e reiterati colloqui verbali con l’Associazione, invitando la stessa a produrre le note di credito relative alle somme fatturate in eccesso e, quindi, non dovute dall’Ente.
A fronte della persistenza dell’invio di fatture non corrispondenti agli importi dovuti dal Comune/Ambito, sono state altresì inviate due note (protocollo n. 1817 del 5/6/2014 e protocollo 2422 del 16/7/2014) attraverso le quali si è ribadito la volontà dell’Ente a liquidare le spettanze del Centro, previa trasmissione delle note di credito per le somme fatturate in eccesso.
Sulla base dei fatti sin qui esposti, l’Amministrazione Comunale di Brindisi è costretta – suo malgrado e con grande dispiacenza – ad opporre resistenza al decreto ingiuntivo notificatole, non potendo ovviamente liquidare somme non dovute, ma dichiarando sin d’ora la disponibilità alla liquidazione immediata delle somme dovute a presentazione delle note di credito più volte richieste.
Di questa vicenda – già spiacevole e sgradevole di suo, coinvolgendo persone affette da gravi disabilità – rimane un senso di amarezza e disagio per la maldestra ed ignobile speculazione pseudo-politica che si è tentata, che dimostra una volta di più la totale mancanza di argomenti e proposte significative da parte di alcuni ambiti politico-istituzionali della nostra Città.

In foto: Il  v.sindaco Giuseppe Marchionna


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