Cobas Brindisi, Contestazione dirigente Eni

Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato sarà a Palazzo di Città con tante altre associazioni e movimenti alle ore 9,00 di Martedì 25 Novembre a contestare l’arrivo di un anonimo dirigente dell’Eni , mandato dalla società a rispondere all’Amministrazione Comunale

 per i tanti mancati impegni come le  manutenzioni degli impianti dichiaratamente insufficienti . Ancora una volta si prenderà a schiaffi una intera città che invece di avere  risposte vere riceverà solo balbettii.

Gli ricorderemo  pubblicamente di quanto Brindisi abbia pagato nel corso degli anni in termini di lutti per lavoratori e cittadini come   lo scoppio del P2T avvenuto l’Immacolata del 77 .

Scoppio che non ce lo ha mandato il Signore ma secondo noi una  precisa scelta aziendale  , ieri come oggi , di  sistematica riduzione dei tempi di manutenzione  operata allora  dalla Montedison a livello nazionale nei suoi stabilimenti.

Ma gli chiederemo conto pubblicamente anche  di quello che sta producendo un distorto sistema degli appalti fatto di gare  aggiudicate con ribassi pazzeschi e che le aziende aggiudicatarie sembrano rispondere  più a scelte politiche che professionali.

Questo sistema distorto degli appalti riguarda chiaramente  anche gli altri stabilimenti presenti nella zona industriale .

A tal riguardo siamo stati informati dalla ditta Nuova Resin Montaggi che la stessa ha fatto richiesta di un incontro con il Signor Prefetto .

In questa richiesta di incontro la Nuova Resin Montaggi  espone  la drammatica situazione aziendale che ha portato al licenziamento di tutti i dipendenti , il tutto dovuto forse ad un distorto sistema degli appalti realizzato dalle grandi aziende.

Il Sindacato Cobas denuncia il fatto che il cosiddetto “Protocollo per la legalità” firmato da tutte le parti sociali in Prefettura tempo fa è solo carta straccia .

Se il contenuto di quel protocollo che parla di legalità ,lotta ai forti ribassi nelle gare ,  trasparenza , fosse applicato  qualche onesto imprenditore locale   forse avrebbe ancora del lavoro per i suoi dipendenti e non li avrebbe licenziati.

Le  gare al ribasso   portano alla distruzione delle aziende locali , impegnate come sono tra l’altro a scannarsi tra di loro

Ci viene il dubbio su quale provenienza hanno i soldi impiegati in queste operazioni ,una sorta di lavaggio di soldi sporchi o provenienti da usura?

Dulcis in fundo ,gli operai della Nuova Resin Montaggi non possono ricorrere alla Cassa Integrazione Speciale perché nel corso dei mesi erano diventati meno di 15, simbolica barriera che penalizza milioni di lavoratori.


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