Cgl, Cisl, Uil Brindisi: CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SULLA SICUREZZA E LA LEGALITA’
L’inquietante escalation di episodi criminosi registrata negli ultimi mesi nella provincia brindisina è motivo di grande preoccupazione anche per le parti sindacali. Parlando di legalità, siamo comunque consapevoli che Brindisi non è, purtroppo, indenne da quanto accade nel resto del paese.
In Italia i fenomeni dell’illegalità, diffusi e trasversali, si sono purtroppo infiltrati in ogni settore produttivo e della vita pubblica. Il perdurare della grave crisi economica italiana ha un nesso con la questione della “Legalità economica”. La Banca d’Italia ha, infatti, definito la corruzione un fenomeno endemico del rapporto tra mafia- affari-politica, che costa , secondo la Corte dei Conti, 60mld l’anno nel nostro paese. Tutto ciò condiziona anche la nostra realtà. Ecco perché riteniamo che la legalità sia la vera urgenza, che dobbiamo saper affrontare con una battaglia comune contro ogni forma di illegalità. L’obiettivo è ripristinare il valore della legalità attraverso :
– la lotta alla criminalità organizzata,
– il contrasto all’evasione
– la lotta al lavoro sommerso
– la regolamentazione del sistema degli appalti; ( tentativo già avviato a Brindisi con il Protocollo d’Intesa sulla legalità e la sicurezza e la regolarità del lavoro sottoscritto in Prefettura nel 2009 ).
Non sappiamo quanto gli atti intimidatori registrati in questi ultimi mesi abbiano un legame con la criminalità organizzata, che cerca così di condizionare la vita economica e politica delle nostre comunità, saranno gli inquirenti a darci le risposte. Vogliamo in questa sede, esprimere profonda fiducia e gratitudine nei confronti degli organi preposti al controllo e all’azione di contrasto.
Ma l’istanza prioritaria che rivolgiamo ai rappresentanti del Governo è di garantire la presenza dello Stato. Brindisi, in questa fase difficile, come già è accaduto in uno dei momenti più drammatici della sua storia, come quello dell’attentato alla Scuola “Morvillo Falcone”, non ha bisogno di promesse o di empatia: ha bisogno che il Governo metta in condizione le Procure e le forze dell’ordine di poter agire e di presidiare il territorio, garantendo così la sicurezza. C’è bisogno di uomini e mezzi, c’è bisogno di risorse economiche adeguate, come denunciano da tempo gli stessi sindacati di polizia .
Una riflessione particolare meritano invece gli episodi di microcriminalità. Sono state tante le rapine in questi giorni, ma è difficile credere che siano collegabili ad una stessa regia, è più probabile, invece, che siano casi isolati con in comune solo la matrice del profondo disagio sociale. Molti dei protagonisti, già arrestati, sono ragazzi giovanissimi, in certi casi ancora minorenni. Non possiamo quindi esimerci dal considerare che i loro comportamenti criminali possano essere conseguenza di una realtà sociale che non offre, oggi, prospettive concrete per un futuro fatto di lavoro e non di devianza.
E’ per questo che come CGIL, CISL e UIL chiediamo ai rappresentanti del Governo un impegno concreto per politiche di sviluppo per Brindisi e per tutto il Mezzogiorno, l’area che più sta pagando il prezzo della crisi. Solo creando lavoro daremo una spinta forte al ripristino della legalità e della sicurezza e restituiremo serenità ai tanti cittadini della nostra terra, piena di potenzialità e di voglia di riscatto.