ROMA, AGRICOLTURA: PRESTO ALGORITMO CONTRO I “FURBETTI DELL’OLIO” NELLA CRISI OLIVICOLA NAZIONALE
Il deputato pugliese L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, al lavoro con i colleghi 5 Stelle per trovare un sistema di distribuzione delle risorse a favore dei produttori effettivamente colpiti
Affilare le “armi” contro i furbetti della crisi dell’olio. Evitare che al danno della “mosca” si aggiunga anche la beffa della cattiva distribuzione delle risorse a sostegno dei produttori colpiti. È l’obiettivo dei deputati cinquestelle della Commissione Agricoltura della Camera che stanno mettendo a punto un algoritmo per rendere più efficace la gestione del rischio agricolo.
“Sono molti i fattori che quest’anno, in tutta la penisola, hanno causato la crisi del settore olivicolo – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – dal cambiamento climatico che ha favorito il proliferare della mosca olearia all’assenza di una struttura capillare di alert fitosanitario sino alla scarsa cooperazione tra gli stessi produttori. Per contenere l’emergenza dobbiamo risolvere, dunque, tre problemi. Il primo: trovare subito risorse statali e regionali per compensare la grande perdita economica di molte aziende olivicole. Il secondo: far arrivare le risorse a chi è stato effettivamente colpito. Terzo: mettere a punto strumenti di prevenzione efficaci. Il M5S si sta adoperando per dare risposte a tutti e tre i problemi”.
Ed un primo passo è stato fatto, nei giorni scorsi alla Camera, durante l’approvazione della Legge di Stabilità con l’accoglimento da parte del Governo di un ordine del giorno dei 5 Stelle per permettere l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale anche a quelle aziende agricole colpite dalla mosca olearia. Il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) plaude, inoltre, ai controlli predisposti dai Nas: “Bene i controlli che in questi giorni stanno effettuando i Nas. Controlli che dobbiamo assolutamente potenziare”.
L’idea alla base dell’algoritmo è individuare gli olivicoltori della regione, determinare la loro produzione media di olio degli ultimi tre anni e confrontare la perdita con l’annata 2014, individuare la percentuale di fatturato derivante da olio rispetto al totale in modo da garantire che le risorse vadano solo ai veri olivicoltori che trasformano in loco. “Poiché le risorse sono limitate, è fondamentale farle arrivare a chi si trova effettivamente in difficoltà – conclude il capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Non solo. Occorre prevedere, magari alleggerendo il peso fiscale, un sostegno anche ai frantoi che, in alcuni casi, per evitare alte perdite, non hanno acceso nemmeno gli impianti. Per il futuro, invece, è necessario promuovere forme associative tra gli olivicoltori e inserire nel piano assicurativo nazionale anche questa nuova forma di danno”. Misure già presentate dal M5S in una risoluzione, ora in discussione in Commissione Agricoltura a Montecitorio.