BRINDISI: LO SCANDALO DEL TRAGHETTO LARKS ALL’ATTENZIONE DEL GOVERNO RENZI

Il deputato salentino De Lorenzis (M5S) presenta una interrogazione parlamentare sulla vicenda, in seguito all’informativa inviata dalla Capitaneria di Porto di Brindisi. Partite, intanto, azioni civili sulla scorta di denunce presentate dai passeggeri

La scorsa estate, la tratta tra Brindisi e la Grecia è stata coperta dal traghetto “Larks”, della compagnia Egnazia Seaway. Il traghetto, costruito nel 1976, si è rivelato la causa di molti disagi arrecati agli utenti, non riuscendo a garantire i collegamenti tra Italia ed il Paese ellenico. Molte associazioni ed operatori del settore hanno raccolto le proteste dei viaggiatori, ma il 9 agosto centinaia di turisti sono rimasti bloccati a Brindisi a causa del grave guasto subito dalla Larks nel porto di Igoumenitsa: minori ed anziani fermi sulla banchina del porto brindisino senza ricevere assistenza.

La compagnia in questione – dichiara il parlamentare salentino Diego De Lorenzis (M5S) – ha violato il Regolamento Europeo, che impone l’assistenza a terra e prevede rimborsi nei confronti dei passeggeri, che non hanno potuto usufruire del viaggio pagato”. Così, in seguito all’informativa inviata dalla Capitaneria di Porto di Brindisi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo brindisino, su una ipotesi di false informazioni fornite dal Comandante dell’imbarcazione sulla situazione della nave, il deputato 5 Stelle ha presentato una interrogazione parlamentare.

Il comandante del traghetto Larks, fermo in Grecia, sarebbe stato denunciato per falsa dichiarazione all’Autorità per aver comunicato un guasto non rispondente a quello effettivamente occorso alla nave ed anche un presumibile mancato rispetto delle condizioni igenico-sanitarie presenti sull’imbarcazione, nonché, un grave e mancato rispetto di quelle che sono le normative europee di settore – continua il deputato 5 Stelle – Con l’interrogazione parlamentare chiediamo, pertanto, al Governo quali misure intenda adottare per l’attuale situazione, connessa alle partenze nonché al rispetto delle normative, se intenda accertare ogni eventuale rapporto tra società, agenzie, tour operator ed enti coinvolti nella vicenda, senza tralasciare ogni ipotetico concorso di persone e, infine, se intenda disporre delle indagini preliminari, volte a ristabilire le esigenze di interesse sociale e di tutela della collettività”.

Intanto, in merito all’accaduto, sono partite azioni civili sulla scorta di denunce presentate dai passeggeri anche su quello che è avvenuto successivamente la soppressione del viaggio Brindisi-Grecia.


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