BRINDISI, Costituito nel territorio brindisino Comitato NO ENFITEUSI
Costituito nel territorio brindisino un Comitato NO ENFITEUSI, composto da piccoli proprietari ( braccianti e contadini). “Non pagheremo, per non arricchirvi con il nostro lavoro. La Terra è di chi lavora “.
Il nostro è oramai diventato un Paese in cui davvero si vuole “ guadagnare” sulle tasche dei cittadini anche quando non esistono le condizioni e i presupposti ( giuridici e di altra natura), colpendo nella sostanza tutte le categorie.
Sentite quest’ ultimo caso : da qualche tempo, ad alcuni piccoli proprietari ( per lo più braccianti o contadini) della provincia di Brindisi viene richiesto il pagamento di un canone enfiteutico, praticamente preteso da alcuni eredi di un vecchio concedente. Ma siamo “ all’ assurdità”: il canone viene chiesto in base a contratti di cui spesso neanche si trova caccia e comunque risalgono almeno di settanta anni. Questi eredi vanno dal giudice e ottengono un’ ingiunzione di pagamento del canone degli ultimi cinque anni( le annualità precedenti sono prescritte), in pratica calcolato anche sulle migliorie apportate dal contadino – enfiteuta. Questo, in definitiva, va contro quanto previsto dal contratto di enfiteusi che prevede “ che il canone sia calcolato sulla rendita iniziale, escluse le migliorie stesse”.
E’ una problematica che riguarda molte decine di persone del territorio brindisino e richiede un urgente intervento di natura politica. Per questo, si è costituito un Comitato NO- ENFITEUSI, composto da quanti intendono difendere i propri diritti. Il Comitato chiede una presa di posizione ben precisa al Consiglio Comunale di Brindisi, ma non solo. “ A difesa di chi la terra l’ha lavorata tutta la vita “ è scritto in un volantino che è molto esplicito, evidenziando le iniziative che saranno attuate. “ I cittadini chiedono che il Consiglio Comunale si faccia parte attiva – insieme con i Consigli Comunali dei paesi limitrofi interessati – presso i competenti organi democratici –rappresentativi e in particolare presso il Parlamento e il Presidente della Repubblica, per una soluzione legislativa al problema. Appare sommamente ingiusto che sia possibile ancora oggi chiedere i Canoni sui miglioramenti, a distanza di così tanto tempo, da considerare l’ enfiteusi stesso un diritto non più effettivo”.
A supporto delle proprie ragioni e delle mozioni da sottoporre ai vari Consigli Comunali del territorio brindisino, il Comitato NO – ENFITEUSI sta raccogliendo le firme di quanti vorranno sostenere un’ altra battaglia di civiltà.