BRINDISI, Valentino Pd: IL PD BRINDISINO ED IL 2015 SUPERARE LE POLEMICHE PER UN ANNO DI RINASCITA E RINNOVAMENTO
Il Partito Democratico ha da sempre a tutti i livelli una dialettica interna vivace e spesso conflittuale. Anche a Brindisi l’anno che si è chiuso ha visto prevalere più le diatribe personali che il lavoro di squadra cosa che ha contribuito ad indebolirne notevolmente l’autorevolezza e l’immagine nel territorio.
Il 2015 dovrà essere quello della ricostruzione e della rinascita morale prima che l’ultimo vero partito rimasto in città evapori per il crollo dei consensi o per l’esodo dei cittadini sfiduciati dalle urne. Ma cosa non ha funzionato nell’anno uscente? Molti additano nel segretario cittadino Antonio Elefante il principale responsabile della crisi del PD locale. Se da un lato gli si deve riconoscere il merito di avere vivacizzato con i “Giovani Democratici” la vita del partito avvicinando forze nuove alla politica dall’altro molte sono le cose che gli vengono imputate a torto o a ragione. A lui vengono attribuiti il calo degli iscritti, l’insoddisfacente affluenza alle recenti primarie di coalizione regionali, il risultato meno brillante rispetto ad altre realtà pugliesi nelle ultime elezioni europee. Nel calderone dei demeriti vengono inseriti i cattivi rapporti col gruppo consiliare e con la minoranza interna. Se tutto si riducesse a questo la soluzione alla crisi del PD locale sarebbe intuitiva. In realtà il segretario cittadino pur avendo commesso diversi errori di metodo e disarmanti leggerezze personali non può essere il solo capro espiatorio di una difficoltà oggettiva che è stata in realtà di tutto il partito. Ciò che è mancata a nostro giudizio è soprattutto è la concertazione, il lavoro di squadra, con un difetto di comunicazione non solo all’interno del partito tra le sue diverse anime ma anche e soprattutto tra partito e gruppo consiliare e tra gruppo consiliare e giunta, sindaco compreso. Per cui anziché contare su tre ingranaggi in movimento sincrono ogni realtà ha spesso girato per conto proprio con la mano destra che talora non era a conoscenza di cosa stesse facendo la sinistra apprendendo solo a posteriori delle scelte fatte a tutti i livelli. A questi errori di metodo si sono andati ad aggiungere evitabili incidenti di percorso, “scandaletti” e furberie varie che hanno dato una grossa mano a peggiorare l’immagine complessiva del partito agli occhi della cittadinanza.
L’anno 2015 dovrà necessariamente essere quello del rilancio e dell’unità interna. Tutto ciò potrà essere raggiunto a nostro giudizio seguendo questo percorso : 1) Confermare al segretario cittadino una fiducia a tempo che giunga almeno fino alle elezioni regionali. Aprire infatti una fase congressuale proprio adesso, come qualcuno ventila, penalizzerebbe sicuramente i risultati prossimi venturi dell’intero partito; 2) Individuare una candidatura largamente condivisa alla Regione, capace di intercettare il massimo consenso possibile. Meglio ancora se tale la candidatura dovesse ricade su una donna. Questo sia per dare un segnale tangibile di novità rispetto al passato (Renzi con la sua squadra di governo docet) sia per dare un senso concreto e non solo di facciata alla parità di genere; 3) Migliorare ed ottimizzare la collaborazione e la comunicazione tra partito, gruppo consiliare, giunta comunale e sindaco. Si potrebbe ricorrere per esempio ad un comitato consultivo ristretto, composto da sindaco, segretario cittadino e capogruppo, che condivida in tempo reale linea politica e scelte dell’amministrazione; 4) Dare priorità assoluta alla questione morale invocando la massima trasparenza e correttezza possibile da parte dei rappresentanti istituzionali del partito. Nei prossimi mesi verranno banditi in città appalti milionari (bonifica dell’area industriale, progetto Shuttle, PUG, Piano della costa). Questi solleveranno sicuramente insani appetiti che vanno scoraggiati preliminarmente e stoppati sul nascere prima che si verifichino anche da noi malversazioni e scandali di portata nazionale. Tutto ciò nell’interesse del PD, dell’attuale amministrazione e soprattutto del futuro della nostra città che merita finalmente una classe politica lungimirante che dia concrete prospettive alle nuove generazioni.