BRINDISI, De Michele Nuovo Centro Destra: la questione “energetica” ritorna ad essere motivo di confronto e dibattito tra forze politiche ed associazioni del territorio

Apprendo, da organi d’informazione, che la questione “energetica” ritorna ad essere motivo di confronto e dibattito tra forze politiche ed associazioni del territorio. Senza alcuna polemica e lesa maestà, le esternazioni di Massimo Ferrarese, giuste e legittimate da atti amministrativi, non vogliono essere una “speculazione”, ma una semplice presa d’atto e virtuoso riconoscimento per un territorio che, da anni, subisce l’egemonia del colosso ENEL, oggi patrocinata per un interesse collettivo e mi auguro non di semplice appartenenza fideistica. I portavoce unici delle aspettative del territorio non sono i capi delle associazioni, bensì gli eletti dal popolo; i tavoli di concertazione li convocano le istituzioni, gli organi all’uopo previsti e non le associazioni, possibilmente anche con la risoluzione immediata dei problemi. Ecco, perchè, oggi come allora, da ex Assessore e componente della commissione sviluppo del Comune di Brindisi, ritengo fondamentale una discussione virtuosa sulla questione, un dibattito tra Azienda ed Istituzioni che possa determinare, in un quadro di compensazione economica, soluzioni e benefici al territorio, alle imprese, ai lavoratori, garantendo allo stesso modo una piena sostenibilità ambientale, utilizzando mezzi e strumenti non solo tecnici, ma soprattutto giuridico-amministrativi. Il problema energetico in Italia, e a Brindisi in particolar modo, non lo si affronta con dichiarazioni di rigetto, di strumentale contrapposizione, ma con i fatti, con gli atti pubblici, offrendo analisi storiche oggettive, documentate e scientificamente corrette, evidenziate per essere socialmente utili.
È inoltre necessario evitare polemiche a priori se le dichiarazioni siano “guelfe” o “ghibelline”: la loro efficacia deve essere valutata rispetto ad obiettivi reali, non a presunte speculazioni.
Se di responsabilità bisogna parlare, In Italia, tra i principali ostacoli al cambiamento verso l’efficienza energetica vi è un articolato consociativismo che, a parte lodevoli eccezioni, o è disinteressato, o manca degli strumenti culturali per affrontare il problema: attento solo a poltrone e prebende, prigioniero di ideologie del secolo scorso, senza visioni e strategie. Credo che questo, in sintesi, sia da sempre il pensiero di Massimo Ferrarese, il sunto di quanto da lui espresso in precedenti comunicati, in maniera speculare, certo: perché vorrei ricordare che “SPECULARE” significa osservare, indagare con il pensiero, scrutare da una specola, da un luogo elevato rappresentato da esperienza e competenza, onestà e perbenismo, per raggiungere il solo bene a cui deve tendere virtuosamente la politica, quello generale. Concludo: pur rivendicando il sacrosanto diritto di ognuno alla libera manifestazione del pensiero, sarebbe opportuno ponderare, e spesso ragionare, i propri convincimenti, propri ed altrui.


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