BRINDISI, 5 Stelle Uniti per Brindisi, ex ENAPLI Uno scivolo per disabili termina il suo percorso con al centro una colonna
Ancora una volta siamo costretti a segnalare l’ennesimo atto di una disarmante incompetenza da parte dell’attuale amministrazione comunale. Il video trasmesso qualche giorno fa sulla pagina web di senzacolonnenews.it nonché le foto scattate da qualche libero cittadino, testimoniano una situazione che definiremmo comica, se non fosse altro che di mezzo c’è il rispetto per la disabilità dell’individuo.
Uno scivolo per disabili presente nel capannone ex ENAPLI, destinato ad ospitare i commercianti ortofrutticoli che oggi lavorano nella famosa “chiazza” di Sant’Angelo, termina il suo percorso con al centro una colonna e
che quindi ne impedisce il passaggio. Incredibile, al limite della realtà. Peccato solo che i lavori di recupero del capannone ex ENAPLI attuati dalla ditta Giacomo Navarra di Acquaviva delle Fonti (BA) con determina n. 68 del 06.02.2012, hanno avuto un costo di € 606.474,84 oltre € 17.855,69 per oneri di sicurezza compresi e oltre IVA (determinazione dirigenziale LL.PP. n° 377 del 23/09/2013). A questi vanno aggiunti altri € 153.392,25 (suppletiva per i lavori) di oneri per la sicurezza compresi ed oltre IVA (corrispondente ad un incremento contrattuale pari al 44,06%) e altri € 30.000,00 stanziati per la costruzione di un nuovo cancello pedonale vicino all’area scoperta sul lato di via Massimo D’Azeglio, il riempimento di parte dell’aiuola e la predisposizione di nuovi stalli (deliberazione di Consiglio Comunale n.65 del 25.09.2014). Le determine portano la firma dall’Arch. Fabio Stefano Lacinio (Responsabile del Settore Lavori Pubblici) mentre il totale della spesa ammonta ad una cifra
di poco inferiore agli € 800.000,00. Soldi che non sembrano essere stati sufficienti a costruire una rampa per disabili a norma. A questo punto ci domandiamo se anche il resto dei lavori risulta essere stato svolto correttamente, o se subito dopo l’apertura
dovremmo attenderci altre imbarazzanti novità. Chiediamo che la rampa venga ripristinata secondo le norme che la legge prescrive (e magari anche con un pizzico di attenzione in più) e a questo punto ci sentiamo anche in dovere di chiedere un controllo su tutte le operazioni di ristrutturazione effettuate, nell’interesse della sicurezza dei commercianti e dei cittadini che presto frequenteranno giornalmente quel capannone. Non ci stancheremo mai di denunciare l’inefficienza e l’incompetenza di chi lavora solo ed esclusivamente per i propri interessi a scapito della sicurezza e delle tasche dei cittadini.