BRINDISI, Il Sindaco per il circo senza animali
Per quanto mi riguarda il circo con gli animali a Brindisi non sarà mai il benvenuto! La mia battaglia è cominciata poco tempo dopo il triste epilogo della fuga di una giraffa ad Imola scappata dal circo Orfei, sedata e deceduta per le strade della città sotto gli occhi dei cittadini sconvolti e del sindaco imolese, che cacciò il circo definendo l’episodio eticamente inaccettabile.
Nel settembre 2013 ho emesso un’ordinanza per vietare il passaggio dei carrozzoni sul territorio di Brindisi, perché fermamente convinto che non ci fosse nulla di divertente e che fosse fortemente diseducativo mostrare ai nostri bambini degli animali umiliati in catene, privati della libertà e della loro dignità, costretti ad eseguire degli ordini contronatura.
Il ricorso al TAR dei circensi ha sospeso l’efficacia dell’atto comunale, ma sono tuttora convinto di voler portare avanti questa battaglia di civiltà. Una battaglia che non conduco solo da sindaco, ma da privato cittadino.
Sono fermamente convinto che sia necessario informare e far riflettere i miei concittadini su quali soprusi sugli animali ci siano dietro le quinte di uno spettacolo circense; per questo sarò al fianco dell’associazione AIDAA nella manifestazione di protesta che si terrà il 5 Febbraio 2015 alle ore 17.00.
La mia battaglia è quella di tanti italiani che hanno compreso quanto anacronistica ed obsoleta sia questa pratica e quanta sofferenza ci sia dietro ad un paio di ore di divertimento. Benessere animale e rispetto per la vita sono assenti laddove ci sono catene, obblighi, privazioni e punizioni per degli esseri che non hanno scelto quella vita, ma la stanno solo subendo.
Io sono per un circo senza animali, per un circo fatto da acrobati, mimi, pagliacci, trapezisti, contorsionisti, per un circo fatto di artisti umani che, decidendo liberamente di intraprendere la dura carriera di circensi, stupiscono la gente suscitando un sano sentimento di meraviglia ed ammirazione.
Questo tipo di circo ha trovato terreno fertile in molte realtà europee più consapevoli, dove il circo con animali è stato bandito. Voglio sperare che anche in Italia – purtroppo in questo caso fanalino di coda – cresca questa consapevolezza e chiedo ai miei concittadini di riflettere sulla questione ed appoggiare questa battaglia di civiltà.
Io ribadisco la mia completa disponibilità ad accogliere a Brindisi ogni circo capace di offrire degli spettacoli senza animali, regalando ore di divertimento e meraviglia ai miei concittadini, nel massimo rispetto della vita in ogni sua forma.