ELEONORA FORENZA (ALTRA EUROPA CON TSIPRAS / GUE-NGL) PRESENTA NUOVA INTERROGAZIONE A BRUXELLES: NO ALLA VENDITA DEI TERRENI AGRICOLI DEL DEMANIO DELLO STATO ITALIANO DELL’AREA PROTETTA DI PENNAGROSSA / TORRE GUACETO.

Eleonora Forenza, capodelegazione dell’Altra Europa con Tsipras/gruppo GUE-NGL al Parlamento Europeo ha presentato ieri, 4 Febbraio 2014, una seconda interrogazione all’Europarlamento sul caso della vendita dei Terreni agricoli dell’Area protetta Pennagrossa  / Torre Guaceto, nel Comune di Carovigno, in Provincia di Brindisi, chiedendo l’Annullamento dell’Asta di vendita dell’Area di cui all’Avviso prot. N. 24071 del 21.10.2014 dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale di Puglia e Basilicata – con Sede in Bari.

«Nel mese di Ottobre scorso ( il 22.10.2014)  – spiega l’Europarlamentare Eleonora Forenza, che fa parte della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare (ENVI) dell’emiciclo di Bruxelles – presenta una prima Interrogazione nella quale chiesi alla Commissione europea di attivarsi contro l’Autorizzazione data dalla Regione Puglia per uno scarico fognario del depuratore in quest’area protetta, così come previsto da apposita direttiva UE e dallo Stato Italiano. La Commissione a Gennaio rispose confermando che l’Area è un Sito designato da due direttive europee, rispettivamente su protezione dell’habitat e degli uccelli. A questo punto però l’Agenzia del Demanio, nello specifico la Direzione Puglia e Basilicata, fa un avviso di Asta Pubblica per la vendita dei Terreni agricoli dell’Area Pennagrossa / Torre Guaceto. In realtà noi la riteniamo una “svendita”, considerato che la base di asta è di soli 132mila euro per 23 ettari di terreno agricolo (sul fondo insistono due fabbricati adibiti a depositi agricoli) , confinante col mare e di grande valore e interesse  paesaggistico, idrogeologico ed ambientale ( si tratta di terreno agricolo, con vincoli, ricoperto per lo più da vegetazione spontanea e da estese zone di roccia carsica, si trova in prossimità della S.S. 379 e si sviluppa verso la costa e il mare Adriatico).
Il Comune di Carovigno ed il Consorzio Gestore della Riserva naturale, marina e terrestre dello Stato Italiano, a fine gennaio scorso chiedono la sospensione dell’Asta e per questo ho deciso di presentare una nuova Interrogazione urgente alla Commissione, per chiedere l’Annullamento dell’Asta: la privatizzazione dell’area rischia infatti di rendere possibili usi speculativi dell’Area, in palese violazione con le direttive europee in materia di ambiente. Chiediamo, invece, la cessione gratuita dei terreni agricoli al Comune di Carovigno affinché li possa poi affidare in comodato al Consorzio Gestore della Riserva naturale e l’ambiente venga tutelato al massimo».


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