Comitato delle Regioni – Sessione plenaria del 11-12 febbraio – Programma lavori e attività di Mauro D’Attis

Nei giorni 11-13 febbraio ci sarà la 110a Plenaria del Comitato delle Regioni a Bruxelles. I lavori si terranno presso la sede del Parlamento Europeo, edificio “Paul-Henri Spaak” (emiciclo). Il gruppo del PPE ha prodotto un video (in inglese) che presenta i lavori dei prossimi giorni, tra cui anche quelli che mi riguardano. Il link è disponibile su questo post.

Sarà una Plenaria impegnativa per diversi aspetti:
– Verranno ratificati i membri per il nuovo mandato 2015-2020;
– Il gruppo del PPE eleggerà i suoi vicepresidenti;
– Per quanto mi riguarda, in qualità di membro titolare, discuterò la mia relazione e quella di una collega che non è stata riconfermata, su due importanti pareri che saranno votati dall’Assemblea dei 350 colleghi.

La discussione di entrambi i pareri è prevista per il pomeriggio del 12 febbraio dopo le ore 17:00.

– Il primo parere, di cui sono Relatore, porta il titolo: “Un quadro strategico dell’Unione europea in materia di salute e di sicurezza sul lavoro 2014-2020”
Nel parere viene proposta la creazione di un unico ufficio europeo con compiti di definizione, coordinamento, sviluppo in materia di salute e sicurezza sul lavoro, collegando in modo sinergico le diverse competenze e responsabilità, che oggi fanno capo a diversi organismi europei e nazionali. Contemporaneamente, propone di sostenere e favorire iniziative per lo sviluppo della “cultura della prevenzione”, oltre ad una seria e moderna “cultura di impresa” fondata sulla convinzione che la qualità delle persone determina la qualità dei processi produttivi e della produzione.

– Il secondo parere, di cui sono relatore in sostituzione di Maria Luisa Coppola, porta il titolo: “Estendere la protezione delle indicazioni geografiche dell’Unione europea ai prodotti non agricoli”
Il parere evidenzia che l’estensione delle IG ai prodotti non agricoli, se gestita adeguatamente dalle istituzioni pubbliche, può essere un vantaggio sia per i produttori sia per i consumatori, ovvero, che la tutela del patrimonio sociale e culturale europeo si possa realizzare anche attraverso lo sviluppo delle conoscenze artigianali e industriali storicamente presenti nelle nostre regioni. Quindi, propone la creazione di un sistema di protezione che garantisca la salvaguardia dei nomi non geografici associati, senza ambiguità, a un determinato luogo, nel rispetto delle eccezioni già previste nel quadro dell’accordo TRIPS, fatto nel quadro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

http://youtu.be/TxjsmBsfkyg


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