La nuova sfida del Nuovo Centro Destra pugliese.
Si delineano ormai gli scenari per la lotta per la Presidenza della Regione Puglia . Saranno Michele Emiliano per il Centro Sinistra e il prof. Francesco Schittulli ad essere protagonisti di una competizione politica che sarà fondamentale per il futuro della nostra Regione, caratterizzata da diverse problematiche sotto il profilo economico, sociale, occupazionale.
Gli elettori del Centro Destra erano molto in ansia per i ritardi nell’ ufficializzazione di una candidatura comunque già avallata nei giorni scorsi dal Nuovo Centro Destra Pugliese. Ora è proprio Schittulli ad unire il Centro Destra e il Nuovo Centro Destra, che parla di “ grande scommessa” e opportunità. Un Nuovo Centro Destra che tuttavia dovrebbe superare le “ambiguità “ derivanti dagli accordi persistenti in alcune realtà locali ( come quella brindisina) con il Centro Sinistra e quindi spiegare meglio ai propri elettori la “ bontà” di determinate scelte . Ma i due Coordinatori Regionali Massimo Cassano e Massimo Ferrarese sembrano convinti e determinati e e parlano della nascita di un nuovo “ Laboratorio Politico”, termine soprattutto caro a Ferrarese.
“Con la candidatura di Schittulli, nuovo laboratorio politico in Puglia” – ha dichiarato Massimo Cassano, dopo il Coordinamento Regionale del partito che si è tenuto ieri a Bari.
“Abbiamo ascoltato il territorio, ci siamo confrontati con i cittadini e i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, abbiamo dato vita ad un nuovo laboratorio politico, tra i moderati e riformisti di Puglia, indicando per primi il prof. Francesco Schittulli quale migliore candidato per il centrodestra alle prossime elezioni regionali. Oggi riconfermiamo passo dopo passo l’iter percorso, sottolineando ancora una volta la nostra fiducia in Schittulli e dimostrando come il Nuovo centrodestra e l’Area popolare abbiano come fine una politica di aggregazione, slegata dai vincoli dei partiti e lontana dalle logiche del passato e dalle imposizioni locali che finora hanno prodotto solo l’allontanamento dalla politica e dalla partecipazione attiva di migliaia di cittadini. Sono loro, i pugliesi, che con il libero voto decideranno chi sarà il nuovo presidente della Regione Puglia, saranno gli artefici della ricerca di soluzioni che possano permettere una ripartenza della macchina socio economica della nostra Regione. Ed è a loro, ai pugliesi, che ci rivolgiamo chiedendo fiducia per tornare tutti protagonisti con scelte che – assicuriamo – d’ora in avanti saranno sempre frutto di democratica condivisione”.
“ Il nostro partito è unito e forte, a dimostrazione che, ancora una volta, avremo un ruolo determinante in una competizione elettorale – ha affermato Massimo Ferrarese. La figura del prof. Schittulli è la migliore possibile per poter sperare di avere una coalizione di Centro Destra vincente. Ora, con tutti gli amici delle altre forze politiche che hanno deciso di sostenere Schittulli, lavoreremo per migliorare la nostra Puglia”.
Come si ricorderà, una grossa fetta del Nuovo Centro Destra è praticamente nato dai gruppi Udc – Noi Centro di cui facevano parte uomini subito esclusi dal nuovo progetto, come ex Assessori alla Provincia di Brindisi targata Massimo Ferrarese. Ora si vuole creare un “ gruppo solido”, come dichiara Ferrarese, fatto di competenze e capacità. Gruppo, di cui fanno parte, ad esempio, l’ attuale Coordinatore Provinciale Ciro Argese e Mimmo De Michele.
Ed anche De Michele esprime la propria soddisfazione per il consolidamento del progetto : “Un coordinamento regionale ancora una volta partecipato e condiviso….un risultato politico fortemente voluto dal NCD che si candida, autorevolmente, ad essere riferimento principale del centro destra pugliese..un percorso difficile, discusso, ma alla fine condiviso, scevro da tatticismi o personalismi, mosso esclusivamente da un sentimento di sana e virtuosa politica…un plauso ai nostri coordinatori regionali, Massimo Ferrarese e Massimo Cassano, che ben hanno saputo condurre un percorso di valori ed identità partitica..adesso bisogna tradurre in fatti e programmi una alleanza che, dignitosamente, mi auguro possa essere vincente”.