Cobas Brindisi, 2 incontri in prefettura

Il Sindacato Cobas ha svolto questa mattina in Prefettura  2 incontri per la ditta Nubile e la Santa Teresa.

1) Il Sindacato Cobas insieme ad una folta delegazione di lavoratori della ditta Nubile hanno incontrato il Signor Prefetto di Brindisi ,Nicola Prete, ed il viceprefetto Erminia Cicoria.

Il Sindacato Cobas ha chiesto alla prefettturaun aiuto ,un sostegno , affinché la ditta Nubile receda dalla volontà di lasciare a casa 13 lavoratori precari e 6 a tempo indeterminato.

Una crisi “ad horas” che qualora scoppi può mettere in pericolo il conferimento dei rifiuti della provincia di Brindisi.

Il Signor Prefetto ha ascoltato attentamente le richieste dei lavoratori e svolgerà , per quelli che sono i suoi compiti , un positivo ruolo di mediazione affinché i licenziamenti possano essere evitati.

Aspettiamo a presto una risposta ,speriamo positiva , da partedella Prefettura.

La cosa certa è che il Sindacato Cobas sarà sempre al fianco di questi lavoratori.

 

2)il Sindacato Cobas , insieme alle altre organizzazioni sindacali , ha incontrato la viceprefetto Erminia Cicoria dove ha rappresentato la grave situazione della Santa Teresa ,società in house della Provincia di Brindisi.

Le organizzazioni sindacali hanno sostenuto che ad una riunione richiesta all’Assessore al Mercato del Lavoro ,Leo Caroli , fino ad oggi non hanno avuto nessuna risposta.

Da qui la richiesta di intervento alla Prefettura di essere sostenuti per questo incontro alla Regione.

La crisi della Santa Teresa vive di più pezzi.

Il primo pezzo della storia è che la Regione sta facendo mancare degli interventi economici già previsti a favore della Santa Teresa.

Il secondo pezzo della storia è che a fronte della soppressione delle province non è ancora chiaro quali funzioni rimangono in capo alla Provincia e quali passano ad altri , Comune e Regione.

Ad oggi la cosa certa è il taglio di 16 milioni di euro all’anno per la provincia di Brindisi e le competenze ancora intatte.

Questo significa il fallimento e tutti a casa.

I lavoratori hanno sostenuto a gran voce di andare a Bari immediatamente portando  la protesta alla Regione.

Solo così si accorgeranno delle difficoltà occupazionali di 140 lavoratori della Santa Teresa.


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