Proposta di legge sulle nomine, ancora un rinvio della votazione. M5S: “La nostra proposta fa paura a destra e sinistra”

“La nostra proposta di legge sulle nomine fa paura a destra e sinistra, altrimenti non si spiega il continuo tentativo di affossarla.

L’ultima seduta della II commissione era terminata mentre si votava  l’articolo 4, perché i consiglieri di maggioranza avevano fatto cadere il numero legale; oggi da prassi si sarebbe dovuto riprendere esattamente da lì, invece la proposta di legge non è stata messa nell’Ordine del giorno senza alcuna motivazione plausibile. Quella che ha tentato di dare il presidente Caracciolo è un’offesa alla nostra intelligenza: sapeva che alla seduta non avrebbe partecipato nessun esponente della Giunta. Quasi come fosse una novità: se questo fosse stato il modus operandi abituale, la Commissione non avrebbe approvato nessuna proposta in questi anni. Senza contare che anche gli altri punti avrebbero richiesto la presenza degli assessori, ma ‘caso strano’ sono stati calendarizzati e, tranne il punto 2, regolarmente votati da centrodestra e centrosinistra” lo dichiarano i consiglieri del M5S Antonella Laricchia, Gianluca Bozzetti e Marco Galante a margine della seduta della Commissione II, in cui hanno chiesto che venisse calendarizzata la proposta di legge del M5S a prima firma della consigliera Antonella Laricchia  “Norme in materia di nomine e designazioni di competenza della Regione”.

La proposta di legge presentata dal M5S prevede una distinzione tra le nomine e le designazioni di competenza della Giunta Regionale e quelle di competenza del Consiglio. Per le nomine di competenza del Consiglio Regionale, è previsto un passaggio preliminare dalla commissione consiliare competente, che stabilisce i requisiti della figura oggetto della nomina ed esamina le candidature pervenute. I candidati ritenuti idonei sono poi valutati dal Consiglio. Per le nomine di competenza della Giunta, invece, è previsto un parere preventivo obbligatorio della Commissione Consiliare competente su una rosa di candidati. La Giunta nell’atto di nomina deve poi indicare se le osservazioni della Commissione siano state accolte e in caso contrario fornire le motivazioni del mancato accoglimento.

“Visto lo scempio di questi anni per le nomine – continuano i pentastellati – che ha visto allegramente insieme destra e sinistra, si capisce chiaramente perché si stia cercando di bloccare una legge che impedirebbe nomine basate solo sulla convenienza politica e non sul merito. Niente più  casi come quello di Francesco Spina  a InnovaPuglia, per cui Emiliano è ancora indagato, ‘misteriosamente’ rimosso ieri insieme a tutto il CdA, nonostante il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione fosse previsto dopo l’approvazione del bilancio della società. Attendiamo ora la nuova convocazione della Commissione, curiosi di conoscere quale nuova scusa inventeranno pur di non far votare la proposta”.


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