FONDI EUROPEI PER LA SANITA’, ZULLO: EMILIANO CONTINUA A SBAGLIARE, SPESI PER GLI OSPEDALI E NON PER LA MEDICINA TERRITORIALE E DI PREVENZIONE
Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo
“Quando si parla di sanità tutti i politici, ad ogni livello ministeriale o regionale, sono concordi nell’affermare che occorre rafforzare la medicina territoriale distrettuale e di prevenzione. Quando però si deve dar seguito ai proclami con i fatti quegli stessi politici non sono coerenti e conseguenti e continuano a sprofondare nella spesa e ad assoggettare i cittadini a maggiorazioni di tassazione e a superticket per offrire solo lunghe liste di attesa.
“È quello che abbiamo scoperto oggi in Commissione: con Michele Emiliano presidente e assessore alla Sanità che ancora una volta da prova di incoerenza e incompetenza. L’utilizzo dei Fondi europei (FESR) destinati al potenziamento del territorio sono distratti per oltre 55 milioni su 404 per gli ospedali in una visione della sanità inattuale e controcorrente. La Puglia, infatti, perde l’ennesima occasione per disegnare una nuova programmazione che potenziasse la medicina territoriale e, invece, i direttori generali di tutte le Asl pugliesi hanno praticamente confermato che la stragrande maggioranza delle risorse vanno e andranno ancora una volta direttamente o indirettamente agli Ospedali. Certo non per colpa loro, ma per una politica sanitaria che in questi anni ha privilegiato le strutture ospedaliere e a discapito della medicina territoriale e di prevenzione.
“Milioni e milioni di euro che avrebbero potuto potenziare quei servizi assistenziali ai quali si rivolgono quotidianamente centinaia di pugliesi: visite diagnostiche, terapie riabilitative, etc etc. Invece, dietro diciture come day hospital e day surgery si continua con una politica sanitaria che privilegia gli ospedali.
“Un grande errore strategico sia sul piano economico sia su quello sanitario: l’ospedalizzazione del paziente dovrebbe essere l’ultimo step anche perché è il più costoso e, invece, per il presidente e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, è il primo”.