BRINDISI. Omicidio Cervone, 3 arresti

In conseguenza delle indagini compiute dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi, senza soluzione di continuità, sull’omicidio perpetrato da ignoti, nel corso della notte fra il 9 ed il 10 settembre scorso, in danno di CARVONE Giampiero, è stata eseguita nella mattinata odi, da Personale della Squadra Mobile della locale Questura, un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di tre persone resesi responsabili dei delitti di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo (una pistola a funzionamento semiautomatico), sul cui utilizzo da parte di tutti i possessori sono in corso accertamenti.

Di altre armi e cose potenzialmente collegate con l’omicidio in questione continua la ricerca mediante l’esecuzione di perquisizioni impiegando anche Unità cinofile della Polizia di Stato.
Quella che ha determinato l’arresto\ di C.S., S.G. e C.A. era stata custodita dal primo mentre già si trovava in stato di arresti domiciliari per avere preso parte alla commissione del delitto di estorsione pluriaggravata tentata in concorso in danno di CARVONE Piero, padre. di CARVONE Giampiero, cinque ore prima dell’esplosione di un colpo di fucile che aVrebbé poi destato il panico fra le donne ed i bambini presenti nella piccola piazza posta tra Via Badano e Via Adige, alle spalle della Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, e nove ore prima dell’omicidio sul quale mai sono state interrotte le investigazioni, inserite nel più ampio contesto di quelle attivate a seguito dei gravi episodi criminosi verificatisi nel corso dell’estate nel territorio della città di Brindisi (miranti alla completa individuazione dei componenti delle bande criminali che si contendono il territorio), in ultimo sfociate nell’arresto di quattro rapinatori gravitanti nel medesimo contesto che vedeva coinvolto CARVONE Giampiero.
D’altra parte, C.S. e S.G. erano stati pure i responsabili dell’esplosione di quel colpo di fucile a canne mozzate nel pieno centro del Quartiere Perrino alle 21.20 circa del giorno 9 settembre scorso: tre ore prima dell’omicidio perpetrato in danno di CARVONE Giampiero a pochi metri da quello stesso luogo, cosicché già erano stati nel frattempo rinchiusi nella Casa circondariale di Brindisi e la loro posizione è ora aggravata dalla constatata capacità di procurarsi ed usare più armi comuni da sparo, lunghe e corte.
Gli inquirenti, i quali mai hanno perso fiducia nella collaborazione che terzi possono offrire, proseguono le indagini volte a raccogliere prove inconfutabili anche in merito al responsabile dell’omicidio.


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