“Operazione verità capitolo secondo di Di Gioia tardiva. Da tempo denunciamo le anomalie del PSR”

Nota dei consiglieri del Movimento 5 Stelle

“L’operazione verità capitolo secondo dell’ex assessore Di Gioia sulle questioni inerenti il PSR ci appare alquanto tardiva. Già due anni fa, quando era assessore, gli chiedevamo di fare le preistruttorie alle domande, perché i tecnici lamentavano alcune anomalie, di cui lui stesso era a conoscenza, ma che decideva di non affrontare, rassicurandoci sul fatto che andasse tutto bene. Non scopriamo di certo oggi che sono stati modificati alcuni bandi, per esempio, per ben diciotto volte, così come non scopriamo che, all’interno dei bandi, a seconda delle esigenze e delle necessità sono stati cambiati alcuni criteri, come il DURC, oppure sulla sostenibilità finanziaria o sui titoli abilitativi. Queste cose le denunciamo da tempo. In una interrogazione del 31 luglio, chiedevamo spiegazioni sulle  determine 230 e 233 con cui venivano modificati i criteri di accesso ai bandi delle sottomisure 4.1.A e della sottomisura 6.4. e il perché fosse stato sospeso il secondo avviso pubblico della sottomisura 4.1 ed in particolare abbiamo denunciato come tale circostanza denotasse una clamorosa violazione della par condicio tra i partecipanti (che invece impropriamente Nardone riferisce essere una semplice “posticipazione dei termini della relativa presentazione”), con il conseguente rischio di ulteriori impugnative innanzi al Giudice Amministrativo, puntualmente verificatesi… Esattamente quanto detto oggi dall’assessore che ha deciso di alleggerirsi la coscienza per Natale. Domande per cui pretendiamo una risposta del presidente Emiliano fatta di dati e numeri certi, non le quattro righe arrangiate in fretta e furia dal capo del dipartimento Nardone, che costituiscono un evidente e maldestro tentativo di mettere una toppa alle polemiche. Invece ancora una volta quello che dovrebbe essere l’assessore all’Agricoltura fugge al confronto, per tornare in aula facendo finta di niente e spiegando pure di dover fare in fretta per una riunione sulla SIA di Cerignola. Probabilmente è anche assessore all’Ambiente e non lo sapevamo. L’ennesima fuga dalle sue responsabilità e a pagare come sempre è la nostra agricoltura”.


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