9 gennaio ore 16,00 sit in cobas comune brindisi

 Il Sindacato Cobas organizza un sit in Giovedì 9 Gennaio alle ore 16,00 in Piazza Matteotti , di fronte il Comune di Brindisi, in concomitanza del Consiglio Comunale a cui invita a partecipare   lavoratori e cittadini per  dire No a quelli che riteniamo  tagli sbagliati decisi dalla Amministrazione Comunale.

Le decisioni della Amministrazione Comunale sono uguali  alla legge nazionale sull’obbligatorio pareggio di bilancio dello Stato Italiano, dove per assicurare tali risultati si ricorre al taglio dei diritti costituzionali per i cittadini.

 Le parole del Sindaco Rossi pronunciate venerdì sera ci lasciano ancora più preoccupati quando afferma che se le decisioni adottate non andranno a buon fine , come la alienazione di beni comunali in vendita ,  dovremo assistere a nuovi tagli sui servizi  anche perché ci saranno ulteriormente da pagare 3 milioni di euro all’anno per i debiti diluiti in 20 anni.

 Questo significherà che le leggi nazionali che regolano il flusso di denaro per i comuni italiani come il fondo di dotazione ne assegneranno sempre meno alla città di Brindisi.

 Insomma , un guaio completo.

 Il Sindacato Cobas è contrario alle decisioni di Sindaco che riguardano BMS ed Abaco perché le decisioni adottate porteranno ad una nuova organizzazione del lavoro con gravi risvolti negativi tali da compromettere la vita delle stesse aziende, il tutto con gravi danni per le casse comunali che ricadranno sulle tasche dei cittadini.

 I lavoratori spostati dai settori chiusi ad altri come il verde non avendo esperienza non porteranno quel valore aggiunto di professionalità , che è l’unica cosa che serve in questo momento con conseguente bilancio negativo.

 La nostra proposta è quella di mandare in pensione quanta più gente possibile ed assumere dal concorso concluso già da un anno.

 Il voler riportare nella casa comunale  alcune funzioni oggi dell’Abaco porterà secondo i lavoratori ad una caduta dei livelli di riscossione, creando il disastro.

 Così come i tagli per l’assistenza domiciliare agli  anziani che rischia di concludersi tra pochi mesi.

  Il Cobas ha già aperto  una vertenza con Comune ed Asl per capire la fine dei lavoratori interessati a questo servizio.

 Non apprezziamo assolutamente la vendita  delle farmacie comunali che presentano  bilanci in positivo , incredibili presidi di aiuto agli strati meno abbienti.

 Ulteriori tagli del 20% dopo quelli già ricevuti negli anni scorsi  alla scadenza di servizi per bambini , giovani , donne  e famiglie in difficoltà , sono l’atto più esecrabile di questa Amministrazione.

 C’è veramente da vergognarsi , per questo saremo lì davanti quando questo verrà deciso nelle aula del Consiglio Comunale.

 

Per il Cobas Roberto Aprile


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