Le primarie per la scelta del candidato Presidente della Regione Puglia ,un momento fondamentale per il Centro Sinistra pugliese,ma anche quello brindisino.
Protagonisti il governatore uscente Michele Emiliano, Elena Gentile, Fabiano Amati, Leonardo Palmisano .
Ormai ci siamo, mancano poche ore al tanto atteso appuntamento delle Primarie del Centro Sinistra pugliese per decidere chi sarà il candidato governatore per le imminenti elezioni Regionali.
Quattro candidati in campo : il governatore uscente Michele Emiliano, l’ ex europarlamentare Elena Gentile, il consigliere regionale Fabiano Amati, il sociologo Leonardo Palmisano, esponente di Possibile ( mentre, come risaputo, i primi tre appartengono al Partito Democratico).
Un appuntamento che tuttavia non vede il Centro Sinistra compatto, visto che, ad esempio, non vi parteciperanno i renziani del Pd, capeggiati dal sen. Dario Stefàno . Ma, indubbiamente, è un momento fondamentale per il Centro Sinistra pugliese e il Pd, che devono dare risposte e sicurezze al popolo degli elettori che credono ancora nella coalizione .
Primarie che si svolgeranno in 300 seggi, attraverso una macchina organizzativa capillare guidata da un comitato presieduto dal segretario socialista Cesaroni.
Oltre mille i volontari schierati dal comitato organizzatore per vigilare sulle operazioni di voto che cominceranno alle 8 e si concluderanno alle 20. Potranno votare tutti i cittadini italiani, dell’Unione europea o di altri Paesi extra europei ( purché in possesso di permesso di soggiorno) che sono residenti nei Comuni pugliesi, che abbiano compiuto 16 anni entro il 31 dicembre 2019, che dichiarino di riconoscersi nella proposta politico- programmatica della coalizione di centrosinistra e che accettino di essere registrati al momento del voto, nell’albo pubblico degli elettori del centrosinistra.
Primarie accompagnate dalle polemiche, dubbi sulla regolarità dello svolgimento avanzati dagli stessi Fabiano Amati e Elena Gentile, in relazione specifica al rapporto tra il denaro raccolto per l’ adesione e i voti espressamente espressi. E poi alcune dichiarazioni pesanti, come quelle dell’ ex governatore pugliese Nichi Vendola, secondo cui queste primarie rappresentano una farsa.
Di certo alla chiusura dei seggi sarà importante il dato sull’affluenza. Difficile che si riusciranno a raggiungere i 140 mila voti delle ultime primarie regionali del 2014, quando ai gazebo Emiliano si impose su Guglielmo Minervini e Dario Stefàno. Più probabile che si possa eguagliare o superare gli 81 mila voti registrati a marzo scorso alle primarie dem che incoronarono Nicola Zingaretti segretario nazionale, confermando però un’affluenza alle primarie in costante calo negli anni. Anche per questo forse il segretario regionale del Pd, Marco Lacarra, preferisce volare basso: ” Se ci sarà maltempo domenica anche quota 50 mila votanti può essere un buon numero. Con il bel tempo andremo ben oltre queste cifre”.
Staremo a vedere. Indubbiamente, sarà un appuntamento fondamentale per un Centro Sinistra che dovrà dimostrare di essere forte e compatto, se vorrà riconfermarsi e continuare su un percorso che in questi ultimi anni di governo regionale non è stato facile, tortuoso, pieno anche di scelte sbagliate e contraddizioni, difficili approcci con i territori, ma anche cose buone fatte.
E, attenzione, rappresenta un appuntamento importante anche per il Centro Sinistra brindisino , alla guida sia del Comune che della Provincia, attraverso anche le dichiarazioni del Sindaco Riccardo Rossi ha confermato, tranne qualche eccezione, il pieno sostegno a Michele Emiliano.
Non è una fase facile per la maggioranza di Centro Sinistra che guida l’ amministrazione comunale, per una serie di ragioni. L’ evoluzione delle primarie influirà, in qualche modo, sul progetto politico di coalizione.