Abolizione rapporto di esclusività per i primari degli ospedali pugliesi. M5S: “Arrivata ‘casualmente’ dopo la nostra richiesta di accesso agli atti per verificare il rispetto del regolamento”

“Ormai è chiaro che l’intento di Emiliano sia quello di privatizzare la sanità pugliese, come dimostra l’articolo inserito in legge di bilancio con cui viene abrogato l’obbligo del rapporto di esclusività per i primari che lavorano negli ospedali pugliesi, stabilito dal regolamento regionale 24 del 2013.

Regolamento sul cui rispetto avevamo fatto una richiesta di accesso agli atti alle Asl pugliesi per conoscere il contenuto dei contratti stipulati dai primari e verificare conseguentemente il rispetto dell’obbligo di non esercitare attività extramoenia. ‘Casualmente’ dopo quella richiesta è stato deciso di eliminare quell’obbligo e ancora non abbiamo visto alcun contratto”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S, che annunciano la presentazione di una proposta di legge per abrogare l’art. 44 della legge 52 del 2019.

“Se Emiliano pensa che smetteremo di chiedere chiarezza si sbaglia – continuano i pentastellati – pretendiamo di capire quale fosse la situazione prima dell’abrogazione dell’obbligo del rapporto di esclusività e quanti primari lo rispettassero per poi chiedere l’applicazione delle opportune sanzioni. Da anni presentiamo emendamenti per il blocco automatico dell’attività libero professionale in caso di di eccessiva disparità nei tempi di attesa tra una prestazione in regime istituzionale e una a pagamento e nel caso in cui il volume delle prestazioni a pagamento sia superiore a quello delle prestazioni istituzionali, bocciati in aula da quello stesso Amati che poi li ha ripresi per presentare una identica proposta di legge. Proprio lui che oggi grida allo scandalo, ma ha votato a favore dell’emendamento con cui il collega Pentassuglia ha dato il via libera ai primari per esercitare l’extramoenia alla luce del sole. In consiglio ci siamo battuti per impedire  questa ennesima mazzata per i pugliesi, ma centrodestra e centrosinistra hanno fatto approvare l’emendamento. A pagare purtroppo sono sempre i cittadini costretti a viaggi della speranza, come dimostrano i dati sulla mobilità passiva nella vicina Basilicata, per una visita o un semplice esame diagnostico. Non a caso la sanità è uno dei settori su cui i pugliesi chiedono un deciso cambio di passo”.


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