INDOTTO ILVA, ZULLO: AZIENDE COSTRETTE OGNI VOLTA A BLOCCARE INGRESSI PER OTTENERE PAGAMENTI, ALTRO CHE MERITI DI EMILIANO!

Dichiarazione del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo

“C’erano le telecamere e gli occhi puntati dell’Italia sull’ex Ilva, sull’indotto che non veniva pagato e che da giorni bloccava gli ingressi del siderurgico, era la fine dello scorso novembre… e allora il presidente Michele Emiliano ‘si sentiva a casa’ accanto all’amministratore delegato Arcelor Mittal, Lucia Morselli. Si prendeva il merito di aver convinto la multinazionale a pagare gli arretrati alle aziende che lavorano per l’azienda, mentre lo sblocco degli arretrati avveniva di fatto perché non si poteva tollerare per altri giorni il mancato rifornimento a causa del presidio degli operai dell’indotto.

“I fatti di questi giorni dimostrano quanto sia un governatore di chiacchiere che gli piace solo stare sotto i riflettori. Vero è che le società di autotrasporto devono minacciare ogni tanto blocchi di ingresso, rischiare denunce ed arresti per ottenere il pagamento delle loro spettanze in prossimità di ogni scadenza. E’ avvenuto anche questo mese, alcuni autotrasportatori hanno nuovamente bloccato le porte del siderurgico e l’Arcelor Mittal – senza che Emiliano si sentisse a casa ma sparito nel nulla – ha pagato l’80% perché un ulteriore fermo dei rifornimenti avrebbe danneggiato la produzione.

“Chiaramente gli autotrasportatori in questi giorni hanno chiamato il presidente Emiliano che si era fatto garante anche con i soldi della Regione, ma lui non ha risposto e non si è fatto vedere! Tanto le telecamere non c’erano”.


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