CONSIGLIO REGIONALE, FDI: “EMILIANO E ASSESSORI ASSENTI! UNA VERGOGNA CHE ORMAI NON FA PIU’ NOTIZIA”
Dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Ignazio Zullo
“Uno spettacolo penoso, l’ennesimo andato in scena oggi in Consiglio regionale. Con tre soli assessori presenti in aula per rispondere a interrogazioni presentate anche da più di un anno, mortificando il lavoro e il ruolo dei consiglieri e vanificando qualunque remota possibilità di dare risposte alle problematiche delle comunità alla base delle richieste di chiarimenti e interventi, e delle sollecitazioni inoltrate. Una Giunta alla deriva, senza una guida, sin dal primo giorno del mandato. Senza un presidente, Michele Emiliano, che l’aula l’ha sistematicamente disertata per dedicarsi a tempo pieno alla ricerca di un potere fine a se stesso, da allargare in ogni angolo della macchina amministrativa e della sanità, perdendo di vista l’interesse dei cittadini, la loro qualità della vita, i loro problemi e i loro drammi. Sacrificati all’altare della ricerca del consenso personale, del buon senso, della decenza.
“Un presidente impegnato in una campagna elettorale permanente, che in queste ultime settimane – per lui di fibrillazione – sta registrando il picco di indecenza e spregiudicatezza. Non solo per le stabilizzazioni nelle Sanitaservice collegio elettorale per collegio elettorale, con direttori generali delle Asl e amministratori arruolati alla causa, per calcolo o perché obbligati. E i precari stabilizzati e da stabilizzare che diventano a loro volta delle comparse nel teatrino della politica che diventa mercimonio, con l’onnipresente Governatore da salutare e ringraziare al momento della firma del contratto. Ma anche e soprattutto per manager, funzionari e professionisti che vengono premiati per la fedeltà consolidata o acquisita last minute con repentini avanzamenti di carriera, candidature nelle liste elettorali prossime venture e ruoli di primo piano nei gruppi e movimenti del centrosinistra o di quel che resta di una coalizione senza più identità e valori.
“Anche il tramonto dell’era Vendola si era caratterizzato per un assalto (dal centrodestra puntualmente denunciato e stigmatizzato) alle agenzie e alle società partecipate, per collocare i volenterosi operai delle ‘fabbriche di Nichi’ e tutto il cucuzzaro della primavera pugliese terrorizzata per il cambio di stagione. Emiliano è riuscito ad fare addirittura peggio, a superare ogni limite di decoro. E l’aula deserta di oggi è la la fotografia nitida di questi ultimi, drammatici cinque anni per la Puglia e i pugliesi”.