L’ABISSO: LA TRAGEDIA DEI MIGRANTI AL TEATRO COMUNALE DI CEGLIE MESSAPICA

Da sempre cantore della memoria privata e collettiva, Davide Enia, premio UBU, porta in scena sabato 29 febbraio, alle ore 21, per la Stagione di prosa del Teatro Comunale di Ceglie Messapica la grande tragedia che quotidianamente tinge di morte il mare siciliano.

«Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa: a guadagnare la terra erano in tantissimi, ragazzini e bambine per lo più. Stravolti, stanchissimi, confusi, erano 523 persone sottratte alla morte in mare aperto. Con me c’era mio padre quel giorno. Assistemmo insieme a qualcosa di smisurato: era la Storia ciò che stava accadendo davanti ai nostri occhi. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole di film e documentari. La Storia che anima i dibattiti e determina il corso degli eventi. Vederla accadere mi aveva lasciato completamente senza parole».

Davide Enia, scrittore, attore, regista e autore di teatro vincitore, tra gli altri, del Premio UBU, Premio Tondelli, Premio ETI, riporta nello spettacolo “L’Abisso” in scena, sabato 29 febbraio, alle ore 21, per la stagione di prosa del Teatro Comunale di Ceglie Messapica, la Storia, quella storia in cui è entrato, che ha ascoltato, raccogliendo le storie dei testimoni di quel che accade alla frontiera invisibile e tragica del mar Mediterraneo.

Dopo aver scosso e emozionato le platee italiane, arriva anche a Ceglie, in una delle due uniche date pugliesi, il racconto urgente, profondo, attuale di Davide Enia che lo scrittore, drammaturgo, interprete e regista palermitano ha tratto dal suo romanzo in presa diretta da Lampedusa, Appunti per un naufragio (Premio Mondello 2018).

Con il gesto, il canto, il cunto, si fronteggia la difficoltà di raccontare il tempo presente nel momento della crisi, tra sbarchi e annegamenti nel Mediterraneo, metafore di un naufragio personale e collettivo. Raccontando l’odissea di una Guardia Costiera costretta ad aggiornare il proprio mestiere addestrandosi fisicamente e psicologicamente a salvare vite umane di migranti o recuperarne i cadaveri, Davide Enia ci porta nel cuore della tragedia contemporanea di questi eroi moderni, tra vita e morte. Il testo diventa così allo stesso tempo testimonianza storica e percorso esistenziale che riguarda tutti noi. Sul palcoscenico è trasferita questa lotta combattuta in mare aperto, che salva e inghiotte destini umani. Un nuovo campo di battaglia dove l’allenamento, le manovre e la velocità sono determinanti per recuperare più corpi vivi in mare e sopravvivere in prima persona alle onde. La messa in scena fonde diversi registri e linguaggi teatrali, gli antichi canti dei pescatori, intonati lungo le rotte tra Sicilia e Africa, e il cunto palermitano, sulle melodie a più voci che si intrecciano senza sosta fino a diventare preghiere cariche di rabbia quando il mare ruggisce e nelle reti, assieme al pescato, si ritrovano i cadaveri di uomini, donne, “piccirìddi”. La partitura musicale, scritta e eseguita in scena da Giulio Barocchieri, è composta secondo la logica dell’accumulo che è propria dell’esperienza del trauma.

La stagione, voluta dal Commissario prefettizio Pasqua Erminia Cicoria per dare continuità all’azione sviluppata in questi anni, e organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Armamaxa Teatro.

I biglietti sono in vendita il giorno prima dello spettacolo dalle 19.00 alle 21.00 e il giorno dello spettacolo dalle 17.00 presso il Teatro Comunale.

L’ABISSO

di e con Davide Enia

musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri

tratto da Appunti per un naufragio (Sellerio editore)

produzione Teatro di Roma, Teatro Biondo di Palermo e Accademia Perduta – Romagna Teatri

in collaborazione con Festival Internazionale di Narrazione di Arzo

BOTTEGHINO

PLATEA

Intero euro 15,00

Ridotto euro 13,00

GALLERIA

Intero euro 12,00

Ridotto euro 10,00

Per info e prenotazioni: 3892656069


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