CORONAVIRUS, ZULLO: IL GOVERNO NAZIONALE COMMISSARI SUBITO EMILIANO!
Dichiarazione del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo
“Abbiamo voluto come Fratelli d’Italia evitare strumentalizzazioni, polemiche e contrapposizioni nonostante ne avessimo ben donde: dall’impreparazione del sistema sanitario che Michele Emiliano ci lascia in dote, con penuria di posti letto di area critica e di area medica, e depauperamento dell’area della prevenzione, dai ritardi con il quale si è mosso, tutto preso dall’essere presente alla firma dei contratti degli stabilizzati a Foggia, per finire all’estemporaneità delle disposizioni emanate di volta in volta.
“Ma oggi non si può assistere a ordinanze-comunicati stampa con i quali si lascia alla volontà di ogni genitore se mandare o non mandare i figli a scuola, ritenendoli giustificati. Assurdo! Se tale disposizione ha valenza scientifica utile alla prevenzione, dovremmo lasciare alla libera decisione del singolo docente se avviarsi la mattina a scuola per insegnare oppure se restare-giustificato da Emiliano-in via precauzionale a casa. E così per i Dirigenti e per il personale ATA perché la diffusione eventuale del COVID19 in un contesto scolastico non ha preferenze per classi di età ossia solo per gli studenti. Si rasenta il ridicolo tanto da confermare ciò che noi abbiamo sempre sostenuto: Emiliano è inadeguato a gestire il ruolo di Presidente della Regione Puglia! Una inadeguatezza che offende chi crede nel senso di responsabilità di chi è chiamato a gestire un’emergenza sanitaria come l’attuale.
“Noi continueremo ad essere responsabili e collaborativi ma qualcuno – e mi auguro lo faccia il premier Giuseppe Conte come ha già fatto per le Marche – richiami Emiliano ad essere più prudente e a soppesare quello che proclama e scrive e se questo qualcuno finalmente si rende conto dell’inadeguatezza di Emiliano lo commissari per questa emergenza perché atteggiamenti maldestri, superficiali e irrazionali che si compiono in Puglia condizionano anche altre parti geografiche dell’Italia e la confusione che si ingenera non aiuterà a controllare l’emergenza”.