Danneggiati gli abitanti che, in ogni caso, hanno bisogno, in questa fase di grande emergenza, di svolgere le proprie pratiche postali nei casi di necessità.
Il nuovo decreto governativo sul coronavirus prevede l’ apertura quotidiana delle farmacie, para farmacie, tabaccai, edicole, i servizi bancari, postali e finanziari, insomma, in questa fase di grande emergenza, la continuità delle attività essenziali , nel rispetto delle norme igienico – sanitarie. Questo, chiaramente, per venire incontro alle impellenti esigenze dei cittadini, che ad esempio, hanno bisogno di un ufficio postale nel proprio quartiere ( evidentemente, in relazione anche alle eventuali, diverse disposizioni orarie).
Ma, la notizia( come si può vedere da una foto allegata al seguente articolo) è che al quartiere Casale a Brindisi l’ Ufficio Postale è praticamente chiuso ( totalmente) dallo scorso 12 marzo. Per carità, ogni decisione e scelta attuata in questo periodo ( per la salute pubblica) è condivisibile, ma, se possiamo permetterci, ci sembra una decisione inopportuna e sbagliata, visto che ( tra l’ altro) le disposizioni del nuovo decreto governativo sul coronavirus dicono diversamente ( al di là, evidentemente, di un principio di discrezionalità in tal caso attuato).
Sono danneggiati gli abitanti del quartiere che, come tutti gli altri cittadini brindisini, dovranno sì mantenere la regola dello stare a casa, ma al contempo, in questi giorni, in caso di bisogno e urgenze, saranno costretti a recarsi presso altri uffici postali.
Concludiamo, con la speranza che, in questi giorni molto complicati, i dirigenti di Poste Brindisi, per quanto riguarda l’ ufficio del Casale, tornino indietro sulla propria decisione, garantendo almeno determinate fasce orarie .
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