ITALIA IN COMUNE MESAGNE: “OCCORRE FAR PRESTO! SI ATTIVI IL LABORATORIO PER ANALIZZARE I TAMPONI NEL BRINDISINO”

Fate presto per favore!  Il laboratorio per analizzare i tamponi è fondamentale per scongiurare la nascita di nuovi focolai nel brindisino!

Se da un lato si intravede una flebile luce in fondo al tunnel, stando ai dati nazionali che per il secondo giorno consecutivo segnano un decremento dei contagi, dall’altro il buon senso ci impone di non abbassare la guardia. Anzi, bisogna continuare ad essere assolutamente rigorosi nel rispetto delle prescrizioni del governo e delle ordinanze comunali, per sperare di neutralizzare questo odioso “nemico invisibile”, in tempi ragionevoli. Tuttavia, l’impegno profuso da tutta la comunità provinciale (cittadini, settori produttivi e soprattutto operatori sanitari), a nostro avviso, non è in linea con quello prodotto dai vertici ASL provinciali che, ad oggi, incomprensibilmente, non hanno ancora risolto il problema dell’apertura del laboratorio per analizzare i tamponi finalizzati ad accertare la positività o meno al virus SARC-COV2 in tempi congrui. Continui rinvii, ad esempio,  potrebbero vanificare l’azione preventiva del test effettuato sugli operatori sanitari del Perrino di Brindisi o di altre strutture sanitarie provinciali che hanno in cura pazienti affetti da coronavirus, atteso che le risposte del tampone, a cui vengono sottoposti gli stessi operatori (come anche i cittadini sottoposti al test)  arrivano dopo circa 4/5 giorni visto che vengono analizzati a Foggia dove, alle difficoltà determinate dalla distanza, si aggiunge il sovraccarico di test da analizzare. Giorni in cui si continua a lavorare stando a contatto con tutti (pazienti, familiari e colleghi) e, come detto proprio in  una circolare del dipartimento della salute della regione Puglia del 21 marzo, “l’ambiente assistenziale in Puglia rappresenta un’importante fonte di diffusione del virus..”tale da poter …accendere focolai ospedalieri con potenzialità di diffusione comunitaria.” 

Laddove vi siano problemi di difficile soluzione, per la mancanza (a quanto pare) dei reagenti al test, si valuti di far ricorso, in tempi brevissimi, al contributo delle strutture private presenti sul nostro territorio che già all’indomani dei primi casi comparsi in Lombardia e in Veneto (esattamente un mese fa) si erano messi a disposizione per effettuare i test di prima istanza.

Siamo sicuri che i Sindaci della provincia e il nostro consigliere regionale Mauro Vizzino stanno producendo ogni sforzo per sollecitare il governatore Emiliano e il suo staff a trovare una soluzione immediata al problema. Ci uniamo, dunque, ai loro appelli: fate presto! … Non vanifichiamo gli sforzi encomiabili prodotti in questi giorni dalla stragrande maggioranza dei cittadini della provincia, che già in condizioni “normali” patiscono le carenze di una sanità brindisina relegata agli ultimi posti regionali in termini di efficienza e di servizi erogati. 

Non per ultimo, riteniamo illogico e assolutamente irresponsabile privare i sindaci, che ai sensi dell’art. 33 3° comma della l. n. 833/78 e dell’art. 50 comma 5° T.U.E.L. sono riconosciuti come massima “Autorità sanitaria locale”, del dato comunale riguardo alla positività dei propri cittadini; dato fondamentale per adottare immediati e conseguenti provvedimenti utili a gestire le diverse situazioni.

ITALIA IN COMUNE – MESAGNE

IlPresidente Provinciale IIC – Antonio Calabrese Il coordinatore IIC Mesagne – Angelo Jose’ Pacciolla


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