Opportunità Civica Cisternino,CENTRO ALZHEIMER COME CENTRO COVID: TROPPA ARROGANZA, SI RISPETTINO LE OPINIONI E I DUBBI DI TUTTI

La vicenda relativa al centro Alzheimer/Casa della Salute di Cisternino, prossimo a diventare centro post acuzie per pazienti con contagio da coronavirus, lascia più di una perplessità sotto molti aspetti.


Lontani dalla pretesa di dare pareri tecnici che non spettano a noi, ci sembra quantomeno avventata la scelta, per quanto concerne la provincia di Brindisi, di dislocare su quattro comuni i pazienti in via di guarigione, anziché individuare un’unica e più grande struttura provinciale nella quale concentrare anche i rischi connaturati all’elevata contagiosità del virus.
Ci interroghiamo, peraltro, su cosa si intenda effettivamente per “fase acuta”, poiché, come noto, si tratterà di pazienti in attesa di altri due tamponi negativi, ancora lungi dall’essere dimessi, dunque presumibilmente ancora con febbre e, pertanto, a tutti gli effetti ancora positivi.
Il centro Alzheimer nasce per assolvere ben altra funzione, ovviamente non quella di ospedale, e risulterebbe, al netto dei celeri lavori di cui si fa un gran parlare in queste ore, assai probabilmente inadeguata a ospitare e curare pazienti covid positivi, per quanto riguarda la dotazione tecnica e la logistica. Senza contare, poi, la carenza di personale, tra medici, infermieri e OSS, situazione da non sottovalutare.
È stupefacente come, in un brevissimo lasso di tempo, ogni impedimento di carattere burocratico sia improvvisamente crollato e sia stato possibile individuare una soluzione temporanea prevedendo l’accesso alla struttura, sinora problematico, addirittura da via Magellano.
Ci preoccupa anche il temporaneo venire meno delle funzioni dell’ospedale di comunità, di cui i pazienti in convalescenza e numerosi anziani non potranno più usufruire.
In merito all’utilizzo del PTA di Cisternino, abbiamo visto un disorientante balletto da parte del Sindaco, in un primo tempo dichiaratosi persino soddisfatto e felice di adibire il vecchio ospedale a centro post acuzie, prontamente ricredutosi dinanzi alle oggettive evidenze del caso. Non è chiaro, quindi, quanto i posti letto che la nostra città dovrà mettere a disposizione siano effettivamente una scelta o, alternativamente, un’irrefutabile imposizione.
Concordiamo, quindi, con la posizione espressa dal Dott. Canzio, cui va tutta la nostra solidarietà, poco carinamente delegittimato nelle opinioni e nel ruolo dal primo cittadino in seguito all’esposizione di un parere avverso, ma suffragato dalle competenze e dall’esperienza, che nulla aveva di politico, laddove, invece, altri stanno cogliendo l’occasione per autopromuoversi e, de facto, fare campagna elettorale, a livello locale e a livello regionale, ricercando visibilità e consenso da accatastare per il futuro a breve e lungo termine, in modo spesso subdolo.
Questo è un atteggiamento pericoloso e inopportuno, e altrettanto pericolosa è la pratica di derubricare a inammissibili e nocive le legittime critiche di quanti, per il bene di tutti, serbano un’opinione differente da quella di chi detiene e gestisce il potere nel nostro Comune, un’abitudine che non scopriamo certamente oggi.
A qualcuno, evidentemente, la democrazia e la libertà di espressione non piacciono e non ce ne stupiamo.


Gen.le Lettore.

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