RSA, ZULLO: EMILIANO NON TENTI DI SCARICARE LE RESPONSABILITA’ SU CHI HA GESTITO EMERGENZA SENZA DPI E L’AUSILIO DEI MEDICI DI FAMIGLIA

L’accusa del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo

“Non vorremmo che anche per le RSA (ex RSSA) passi un messaggio distorto nel tentativo del presidente Michele Emiliano di scrollarsi di dosso precise responsabilità. Sia chiaro i focolai d’infezione scoppiati in alcune RSA potevano e dovevano essere evitati o per lo meno controllati e se ciò non è avvenuto è per precise responsabilità della Regione Puglia e di chi la governa assommando in sé anche la carica di assessore alla Sanità.  Il sistema delle Residenze socio-assistenziali in Puglia (convenzionate e private) avrebbe retto diversamente all’emergenza se gli operatori socio-sanitari fossero stati sottoposti a tampone così come richiesto dal Ministero della Sanità e a tutt’oggi non ancora effettuati e se avessero potuto contare sull’opera dei medici di famiglia che hanno in assistenza gli ospiti delle RSSA. Invece sono stati non solo lasciati a mani nude (senza dispositivi di protezione individuale), senza controlli (tamponi sempre richiesti e mai effettuati) ma anche senza l’ausilio prezioso dei medici di famiglia ai quali è stato impedito da Emiliano in maniera assurda di visitare i propri assistiti e tra questi ci sono anche gli ospiti delle RSSA oggi RSA solo perché tra le tante comparsate nelle TV non si era premurato di dotare di DPI i medici di famiglia.

“Ecco perché oggi quotidianamente facciamo la conta dei contagiati fra anziani e dipendenti e ancora peggio facciamo la conta dei morti. Quando i buoi scappano per propria responsabilità, ecco Emiliano pronto a denigrare lavoro e utilità di altri. Oggi è il turno delle RSSA e oltre ai contagi e alle morti che siamo costretti a piangere, vediamo accollare ancora più gravosi impegni in capo alle Asl costrette ad assumere il controllo delle RSA. In zona cesarini, quando probabilmente è tardi, troppo tardi. Eppure anche il Ministero della Salute il 25 marzo scorso, aveva diramato una circolare di eseguire in maniera sistematica tamponi a tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari e dotarli dei dispositivi di protezione individuale.

“Da quella circolare sono passate tre settimane durante le quali abbiamo insistito perché la circolare fosse osservata, perché ci giungevano notizie continue da parte di operatori sanitari delle RSA disperati perché non venivano effettuati i tamponi. E’ stato gravissimo non farlo e se negli ultimi giorni registriamo sempre più RSA come focolaio è proprio perché si è perso tempo prezioso per precise responsabilità del sistema”.


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