BRINDISI.“L’amico Nuccio ci insegna a voler bene alla gente comune, ai bisognosi, a stare in mezzo alla gente.Ti vogliamo bene“.

Basterebbero, prima di questo “ umile pensiero e contributo”, tutte le attestazioni di grande affetto, attraverso comunicati stampa e sui social, per far capire quanto fosse importante per la comunità brindisina ( e non solo) il nostro amico Nuccio.

Incredulità, tristezza, e diamine….. come se non bastasse questo CoronaVirus, che già ci rattrista, ci fa fare brutti pensieri, ci fa andare in depressione. No, Nuccio, proprio non ci voleva, non te ne dovevi andare, tu che anche in questi terribili giorni potevi ancora entrare nelle case e nel cuore della gente con il tuo microfono. E per colpa di questo “ mostro CoronaVirus”, porca miseria, non potrai neanche avere l’ abbraccio, il saluto di chi ti vuol bene, di chi, in tutti questi anni, ha sempre apprezzato la tua semplicità, quella “ facilità” ( ineguagliabile) di comunicazione, approccio alle gravi problematiche della gente comune, nella professione giornalistica e non solo .

Ma , in queste bruttissime ore, tutti i pensieri ( compreso quest’ ultimo), la grande commozione, le attestazioni di affetto, sono più forti di un funerale pubblico mancato, che tu avresti ampiamente meritato.

E te ne sei andato via, da uomo semplice “ di altri tempi”, che ( correggetemi se sbaglio) , “ dribblava” una certa notorietà( è chiaro, derivante anche dalla professione giornalistica e le esperienze nelle emittenti televisive e radiofoniche) per scegliere orgogliosamente quella semplicità , concretezza e immediatezza che l’ hanno fatto entrare nel cuore della gente.

Eh già, perché fare il giornalista o conduttore televisivo o radiofonico, non vuol dire, “ automaticamente”, entrare nel cuore, nell’ attenzione della gente. Bisogna “lavorarci sopra”, tralasciare ( lo affermo senza alcuna polemica o altri fini…) evidentemente attenzioni verso la mediaticità della politica o di altre realtà e categorie, per dedicarsi quotidianamente ai problemi della gente ( ogni tipologia), delle famiglie, dei quartieri, i bisognosi, anche a costo di “ disturbare” in qualche maniera “ i piani alti”, le sottovalutazioni e strafottenze burocratiche .

E “ l’ amico Nuccio” era in grado di farlo, soprattutto con la sua “ mitica”( impossibile da non guardare e seguire) trasmissione su Puglia Tv . E riusciva a risolvere, far risolvere le problematiche, con il “ terminale” di quella politica che, oggi, lo applaude, lo ringrazia .

Tutti vogliono bene a Nuccio, amici di una vita, colleghi, politici, imprenditori, negozianti, rappresentanti sindacali. Gente con cui scambiava sempre una parola, perché una parola, badate bene, può sempre, deve, essere importanti, per seminare, guadagnarsi l’ affetto e la stima di tutti.

Nuccio, diversi anni fa, ha concretizzato anche l’ attività politica ( da consigliere provinciale, nel movimento fondato da Massimo Ferrarese), ma accorgendosi , sin da subito, che non faceva per lui, troppi “ tatticismi “, troppe esitazioni, litigi, e altro. Ma anche la politica, ribadiamo, lo abbraccia, avendo come riferimento i suoi insegnamenti.

Noi giornalisti, operatori dell’ informazione, dobbiamo voler bene maggiormente alla gente comune, saper stare di più in mezzo alla gente, è “ l’ umile ma concreto giornalismo” che sarà sempre “ patrimonio eterno” del nostro amico Nuccio.

E lui, da lassù, ci guiderà sempre, con la sua voce, il suo “microfono immortale”, inconfondibile.

TI SIA LIEVE E DOLCISSIMA LA SALITA, TI VOGLIAMO BENE NUCCIO DELLA ROVERE – PAVIGLIANITI.


Gen.le Lettore.

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