Fondi europei. Laricchia (M5S): “In calo o non aggiornati gli indicatori dell’efficienza della spesa per la programmazione 2014-2020”

“La Puglia registra i consueti ritardi rispetto alla programmazione dei Fondi Europei 2014-2020 e non aggiorna gli indicatori per misurare l’efficacia della spesa dei fondi nei 13 assi prioritari, perché altrimenti dovrebbe ammettere il proprio fallimento nel raggiungimento degli obiettivi previsti.

Per far ripartire l’economia nella fase 2 serve un netto cambio di passo e far sì che gli imprenditori pugliesi conoscano le possibilità del POR, programma operativo regionale”. Lo dichiara la consigliera del M5S e candidata alla presidenza della Regione Puglia Antonella Laricchia 

“Per quello che riguarda l’asse I sono in calo quasi tutti gli indicatori, tra cui l’incidenza delle attività di Ricerca e Sviluppo. La Puglia è inoltre – continua Laricchia –  dal 2012 al 2016, costantemente al di sotto della media nazionale e del Mezzogiorno nella spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo della PA, dell’Università e delle imprese pubbliche e private in rapporto al Pil (0,9% Puglia, 1,4% Italia, 1,1% Mezzogiorno). Il secondo asse avrebbe dovuto rafforzare il sistema digitale regionale e si pone 3 obiettivi strategici da misurare attraverso 4 indicatori. Di questi ben 3, pubblicati sul sito, sono fermi al 2015, tra cui il numero di Comuni con servizi pienamente interattivi, che risultano essere il 19,6% del totale. Anche per tutti gli altri assi gli indicatori arrivano al massimo al 2017. Ad esempio la popolazione esposta a rischio frane aumenta dal 2,4% del 2015 al 2,8% del 2017. Manca totalmente invece la misura dell’incremento occupazionale nel settore cultura e turistico, ad indicare inequivocabilmente una scarsissima attenzione all’obiettivo del miglioramento dello standard dell’offerta e della fruizione del patrimonio culturale e all’obiettivo del riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche. Del tutto assenti anche i dati per misurare l’efficacia  delle misure per la promozione della mobilità sostenibile; degli interventi nelle scuole per la digitalizzazione, la formazione delle competenze e per migliorare la qualità degli edifici; dei progetti per potenziare la PA e in particolare la legalità e la digitalizzazione e non è mai misurato il grado di diffusione della conoscenza sulle opportunità offerte dal POR da parte popolazione regionale. Su questo Emiliano deve dare risposte precise. Non è possibile spendere i fondi europei senza misurare le reali ricadute dei progetti sul territorio. Non c’è purtroppo poi da stupirsi se nella nostra Regione c’è una elevata dispersione scolastica e un tasso di disoccupazione costantemente superiore a quello medio nazionale di quasi 10 punti in più. Come sempre da parte di Emiliano tanti annunci, ma poca concretezza”.


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