Rifondazione Comunista Puglia ribadisce la chiusura delle medie e grandi aziende commerciali la domenica e festivi.

L’esperienza tedesca ci indica un bivio: dire addio al lockdown o soltanto un arrivederci.

Dopo l’ultimo decreto del Consiglio dei Ministri è scattata invarie regioni, tra cui la Puglia, una corsa a chi allenta di più le restrizioni.

Il lockdown è stato già abbastanza una farsa premeditata, perchè ha consentito a troppe imprese non essenziali di aggirarlo ed oggi lo diventa ancor di più in quanto già dalla prossima domenica ritorneranno le “calche” nei centri commerciali o comunque in quei magazzini medio grandi della Gdo che effettueranno l’apertura.

Bene allentare le restrizioni per i luoghi aperti, sempre con misure idonee a garantire la sicurezza di tutti e tutte, ma inconcepibile dare carta bianca alla Gdo nelle aperture domenicali soprattutto considerando che il settore, nell’emergenza COVID19, ha visto aumentare i fatturati con una media nazionale dell’11% con picchi al sud del 21%.

Con le aperture domenicali otterremo persone libere di accalcarsi nelle catene Gdo e lavoratori che vedranno sottrarsi la libertà di trascorrere con i propri cari un giorno alla settimana.

Dopo la ripresa del visus in Germania, molti paesi stanno rivedendo gli allentamenti alle restrizioni, in Italia invece pare che 26000 morti non siano sufficienti a dare una sterzata netta alla negligente gestione dell’emergenza.

Bene ha fatto la Regione Toscana che con ordinanza del 19 aprile ha incentivato i test sierologici ai lavoratori della Gdo e sarebbe auspicabile che anche la Regione Puglia si attivasse in questa direzione, ripensando la gestione delle aperture domenicali e festive senza dimenticare i piccoli esercenti e artigiani che non hanno avuto incrementi di fatturato come la Gdo ma anzi sono rimasti senza reddito da oltre 2 mesi.


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