Appello al Governo a sostenere tutte le TV Locali. Gli editori uniti chiedono Stanziamento Straordinario nel “Decreto Aprile”

Ci sono diverse tv locali, tra cui la pugliese Canale 7, capofila di questo appello al Governo affinché gli aiuti previsti per il comparto nel DL aprile non finiscano per foraggiare solo pochissimi editori, condannando alla disperazione gli altri.

“Il Regolamento attuativo discrimina le Emittenti locali – si legge nell’appello inviato al Governo -. Si assegna il 95% delle risorse alle prime 100 TV in graduatoria e si lascia il rimanente 5% alle altre 37 Emittenti locali le quali, seppure ugualmente provviste dei requisiti di accesso imposti dal regolamento, vengono classificate oltre il famigerato “sbarramento a 100”. Inoltre, c’è da sottolineare che la parte più sostanziosa delle risorse (95%) va alle imprese televisive che occupano il 75% circa dei dipendenti del Settore, lasciando quindi le briciole (5%) a quelle imprese che occupano il 25 per cento degli Addetti, tra giornalisti, tecnici e amministrativi (*calcolo eseguito in base ai numeri minimi di addetti, come da requisiti per ammissione al bando)”.

“È evidente che il D.P.R. 146/17, e in questa fase di emergenza Coronavirus ancora di più, non tutela dipendenti e imprese televisive in maniera equa. È necessario, dunque, che il Governo stanzi un Contributo Straordinario destinato a tutte le 137 TV locali, come da graduatoria 2019, prendendo a riferimento il solo punteggio relativo alla “Area A” del Bando, ovvero considerando esclusivamente la forza lavoro composta da giornalisti, tecnici e amministrativi di ogni singola Emittente televisiva locale, senza lo sbarramento a 100. È questa l’unica strada percorribile per tutelare Lavoro e Imprese, evitando licenziamenti e chiusura delle attività” spiegano in coro gli editori.

L’eliminazione dello sbarramento a 100, nella suddivisione dello Stanziamento Straordinario da Coronavirus, comporterebbe una diminuzione di appena il 10% degli introiti da parte delle prime 100 Emittenti: BRICIOLE in confronto alla boccata d’ossigeno che, invece, rappresenterebbe per tutte le altre 37 TV locali.

“Affinché non debbano esistere figli e figliastri, siamo tutti meritevoli delle stesse attenzioni “il Legislatore non può aiutare un intero settore produttivo e, contemporaneamente, decretarne la morte di una parte. Ci sarebbe, così, per noi, un secondo Coronavirus” dicono.

Le emittenti firmatarie dell’appello, si legge nel documento congiunto, stanno attraversando crisi aziendali sempre più frequenti, che mettono a rischio il salario dei dipendenti, nella quasi totale assenza di ammortizzatori sociali e investimenti pubblici specifici per il settore.

“In questi giorni l’informazione garantita dalle Tv locali non si è mai fermata, anzi – dice Gianni Tanzaniello, editore pugliese – noi di Canale 7 abbiamo moltiplicato il nostro impegno. Tuttavia, a fonte di un lavoro costante e ancora più intenso, abbiamo registrato purtroppo l’azzeramento degli introiti pubblicitari a causa della chiusura della maggior parte delle attività. Per far fronte alla crisi del settore risulterà vitale un contributo straordinario assegnato con il criterio della proporzionalità nel prossimo DL di Aprile, misura già adottata dal Governo per i Comuni, con aiuti concreti in proporzione dei dipendenti e dei giornalisti occupati. Il buon senso deve prevalere sugli interessi di pochi e consentire a tutte le aziende l’opportunità di affrontare degnamente questo periodo di crisi e di sforzo massimo per continuare quello che questo stesso governo ha di fatto affermato, considerando l’informazione tra i servizi essenziali per l’intero Paese” conclude l’editore di Canale 7 che condivide le preoccupazioni con i colleghi editori di tutte le altre piccole realtà locali firmatarie dell’appello congiunto.

In allegato per esteso l’appello inviato al Governo.

LE EMITTENTI: CANALE 7 Puglia, TELEAMBIENTE Lazio, TB TELEBOARIO Lombardia, ESPERIA TV Calabria, RETESOLE Umbria, ONDA TV Sicilia, VERA TV Marche, GRP Televisione Piemonte, TELESARDEGNA Sardegna, IMPERIA TV Liguria, TELEMAX Abruzzo, TELEREGIONE Puglia, SARDEGNA 1 Sardegna, VCO AZZURRA TV Piemonte, LAQTV Abruzzo, IRPINIA TV Campania, SUPERNOVA Lazio, SESTA RETE Piemonte, Centro MARCHE Marche, DELTA TV Puglia, VIDEO NOVARA Piemonte, TV SEI Abruzzo, LA NUOVA TV Basilicata.

 

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