Coronavirus, Pellegrino e Vizzino: “Non demonizzare le farmacie su carenza mascherine. La categoria non è capro espiatorio”

“Quelle del commissario nazionale Arcuri sono parole inaccettabili che ledono l’immagine di un’intera categoria. Non si possono dare responsabilità ai farmacisti, dipingendoli come speculatori, irresponsabili e indolenti.

La carenza delle mascherine, tanto in Puglia quanto nel resto d’Italia, non è certo colpa della categoria. Ormai sono trascorse oltre due settimane dagli annunci di Arcuri sulla vendita di mascherine a 50 centesimi e se ancora oggi non si sono viste non dipende dalle farmacie. Molti farmacisti le hanno in magazzino ma non le vendono per paura di violare la legge, prendere la sanzione amministrativa e incorrere nel penale, visto che l’Inail ritarda nel rilascio delle certificazioni. Con queste premesse, che a cascata hanno conseguenze in ogni regione d’Italia e sui consumatori, i farmacisti non vanno assolutamente additati come capri espiatori. Ricordiamo a tutti che le farmacie sono un presidio essenziale per le comunità; coadiuvano il sistema sanitario garantendo una forte presenza nei territori e sono il primo punto di riferimento per ogni cittadino in cerca di cure. Se ci sono stati casi isolati di presunti speculatori – come leggiamo dalle cronache di questi giorni – questi non possono e non devono infangare l’onore e la professionalità di donne e uomini che ogni giorno con dedizione e passione mandano avanti le proprie attività, tra non pochi rischi anche in termini di sicurezza. Occorre ricordare ai più che nella lunga lista delle vittime da coronavirus ci sono anche i farmacisti”.

Lo dichiara il gruppo di Italia in Comune alla Regione Puglia con il presidente Paolo Pellegrino e il consigliere regionale Mauro Vizzino.– 


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