Modifica dei requisiti per i docenti dei corsi di laurea Infermieristica. Galante (M5S) scrive al ministro Manfredi. “Prevedere infermieri al posto di 2 medici ospedalieri”
Il consigliere del M5S Marco Galante ha inviato una lettera al ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi per chiedere chiarimenti sul DM 82 del 14 maggio 2020 “Modifica requisiti di docenza lauree per Infermieri” che ha ridotto per i prossimi due anni accademici da 5 a 3 unità il numero di docenti previsto per l’accreditamento dei corsi di laurea per la disciplina infermieristica e da 3 a 1 unità il numero minimo di docenti a tempo indeterminato.
Per compensare la riduzione di docenti universitari nel decreto si stabilisce che gli atenei siano tenuti ad individuare almeno 2 medici ospedalieri come personale di riferimento coinvolto per ogni corso di laurea in infermieristica.
“Capiamo la ragione del decreto – spiega Galante – ovvero aumentare i corsi di laurea e di conseguenza il numero di laureati in scienze infermieristiche, ma in questo modo non si valorizza la professionalità e l’esperienza di tanti infermieri, che hanno compiuto un percorso formativo di 2° livello volto all’acquisizione di competenze manageriali e didattiche. Il servizio sanitario può contare su qualificatissimi docenti infermieri, per questo auspichiamo una modifica al DM 82, prevedendo esclusivamente la presenza di infermieri al posto dei due medici ospedalieri e compensando la riduzione dei docenti a tempo indeterminato con l’inserimento in ruolo di nuovi professori universitari del settore scientifico disciplinare delle scienze infermieristiche. Ci siamo subito attivati interessando anche la facilitatrice nazionale per la Sanità, Valeria Ciarambino che sta interloquendo con il ministero per arrivare a una soluzione condivisa. Siamo fiduciosi che il Governo possa continuare a valorizzare la figura dell’infermiere, come ha fatto prevedendo nel Decreto Rilancio l’infermiere di famiglia. Il nostro sistema formativo non può fare a meno della competenza specialistica e didattica e della professionalità dei nostri infermieri che, non dobbiamo dimenticare, sono stati fondamentali per combattere la pandemia da Coronavirus grazie alle migliori competenze professionali di cui dispone il sistema sanitario. Questo è il momento di dimostrare la nostra riconoscenza”.