BRINDISI.Editoriale.Il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi revoca l’ Ordinanza di sospensione delle attività di Versalis

Coniugare Ambiente ( salute) e Occupazione si può, si deve fare, ma solo con una sinergia istituzionale, politica e “ di comunità” mai vista sinora .

E’ di pochi minuti fa, praticamente, la notizia della decisione del Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e l’ Amministrazione Comunale di sospendere l’ Ordinanza di sospensione delle attività di esercizio e impianto Versalis, dopo il tavolo serale sulla spinosa vicenda che ha coinvolto l’ Azienda, il primo cittadino, la Presidenza della Regione Puglia, CONFINDUSTRIA, la Task Force Regionale sulle crisi occupazionali.

Una notizia attesa soprattutto dalle organizzazioni sindacali che, tranne qualche eccezione, si sono sin da subito dimostrate contrarie all’ ordinanza emanata dall’ amministrazione comunale brindisina , che ha suscitato dubbi, confronti, polemiche, riflessioni, tra le diverse forze politiche, movimenti, associazioni e non solo. Una città “ spaccata in due”, e non è solo una sensazione, sullo sfondo un “ parallelo” Ambiente ( salute) – Occupazione che, sicuramente, non riguarda solo la questione Versalis, ma un più ampio contesto che, ora più che mai, va approfondito, studiato, monitorato .

E nessuno fugga dalle proprie responsabilità, in una fase davvero molto delicata per la città e il territorio , e qui il coronavirus c’entra sino ad un certo punto .

Un tavolo ( che ha seguito l’ incontro in Prefettura in video conferenza) da cui sono scaturite decisioni importanti e azioni da intraprendere . “ Efficientamento del sistema di monitoraggio delle emissioni delle emissioni grazie ad un condiviso piano che ne disciplini la gestione e l’ impiantistica, con centraline diffuse, perfettamente e costantemente funzionanti, a prescindere dalle condizioni metereologiche e da qualsiasi ulteriore condizionamento esterno . Il tutto, al fine di consentire gli interessi necessari a garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori in caso di picchi delle emissioni oltre i valori emessi dalla legge “.

E’ chiaro che, in questo contesto, sarà molto importante il ruolo dell’ Arpa, anche per fugare ( sarebbe inutile nasconderlo….) i dubbi ( ma non solo nei riguardi dell’ Arpa) mostrati dalla comunità brindisina, da quei cittadini che hanno denunciato e segnalato in questi giorni molto difficili . Su quanto farà l’ Arpa, si fa riferimento anche in una nota emessa in serata dalla Regione Puglia : “ L’ Arpa sta ultimando un rapporto , con le necessarie indicazioni scientifiche e tecniche, propedeutico all’ azione del piano, che sarà pronto nei prossimi giorni “ La città ha finalmente un tavolo tecnico permanente sul petrolchimico, per questo ho revocato l’ ordinanza – sono state le prime parole proferite dal sindaco Rossi. E’ quello che ho chiesto sin dall’ inizio con la mia ordinanza, rispetto del territorio e impegni precisi per tutelate insieme salute, lavoro, ambiente “.

Già, Ambiente e Occupazione, temi, problematiche sempre rilevanti, che ora devono trovare una giusta e condivisa direzione, se davvero si vuole traguardare uno sviluppo definitivo per una città e un territorio spesso abbandonati dal Governo nazionale . “ La revoca dell’ ordinanza è solo il primo passo – ha continuato il primo cittadino – per un nuovo percorso complesso, che deve portare anche all’ apertura di tavoli istituzionali di confronto con il governo nazionale e regionale per ottenere uno sviluppo nel solco del green new deal europeo “.

Ed esprime soddisfazione anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano : “
“Sono molto contento , perché l’accordo sulla sicurezza consente la revoca immediata dell’ordinanza sindacale e, quindi, la ripresa delle attività Versalis, ponendo fine alle tensioni ed all’asprezza del dibattito territoriale dei giorni scorsi. E, soprattutto, sanata l’emergenza-urgenza determinatasi nei giorni scorsi, pone le basi per la tenuta del tavolo tecnico che, oltre alla definizione del piano di monitoraggio, esteso alla partecipazione ed al contributo di Confindustria e sindacati, dovrà delineare la prospettiva dell’industria chimica a Brindisi .
Il tavolo inciderà direttamente sullo sviluppo di Brindisi e per questo chiedo che segua tutte le direttrici del tema sostenibilità. Quella ambientale (presso il Ministero all’ambiente è in via di definizione l’AIA per Versalis) perché non vi siano emissioni fuorilegge; sanitaria, perché sia garantita la sicurezza di tutti i cittadini e lavoratori; sociale, affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali in un clima di confronto costruttivo per l’affermazione della chimica verde; istituzionale, affinchè i vari livelli istituzionali sappiano continuare ad interagire lealmente e proficuamente. In  questo contesto, la Regione Puglia non farà mancare misure di sostegno agli investimenti delle aziende chimiche per l’ammodernamento continuo degli impianti, per l’innovazione, la progettazione e l’utilizzo di prodotti chimici e processi di produzione che riducano o eliminino a monte le emissioni, che riducano o eliminino l’uso e la produzione di sostanze pericolose “.

Soddisfazioni, ottimismo, belle intenzioni, annunci. Tutto, ok, e non vorremmo ( viene spontaneo affermarlo) pensare che si tratti, anche e soprattutto, di “ annunci”, in vista, ad esempio, di una campagna elettorale per le prossime Regionali che si preannuncia già “infuocata”.

Vogliamo soprattutto pensare che, per la città di Brindisi e il territorio, si apra davvero una “ nuova fase”, in cui “ fare sinergia” abbia finalmente senso e direzione, in cui, quando c’è da difendere concretamente gli interessi di un’ intera comunità, la politica brindisina ( e regionale) abbandoni le differenze , per rapportarsi anche meglio nei riguardi di un Governo nazionale che è ancora “ in debito” nei nostri confronti , sotto il profilo ambientale e occupazionale.

E Versalis e le altre realtà industriali e multinazionali , senza polemica, entrino in un diverso approccio relazionale con le istituzioni e la comunità brindisina, tenendo conto, è chiaro, di quanto fatto e si dovrà fare ( tanto) dal punto di vista ambientale e della sicurezza.

Di fronte alla tutela dell’ ambiente e dei posti di lavoro, non esistono “ due Brindisi”, ma una sola, che non è, ad esempio, quella in cui, in tutti questi anni, qualcuno ha “ trafficato” sui rifiuti, facendo soprattutto interessi privati e particolari. C’è una Brindisi che deve, definitivamente, rendere giustizia a quei lavoratori e cittadini, famiglie vittime di patologie tumorali e patologie. E dare dignità e giustizia a tutti quei lavoratori che meritano di essere ricollocati sul mercato del lavoro, vivendo in un contesto in cui ambiente e occupazione possono, finalmente, andare a braccetto .

Una Brindisi in cui si può, si deve fare sinergia, come non abbiamo mai visto finora .


Gen.le Lettore.

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