BRINDISI: CANTIERE EDILE ABUSIVO IN ZONA MATERDOMINI SU AREA DEMANIALE

BLITZ E SEQUESTRO DEI CARABINIERI FORESTALI. 4 DENUNCIATI PER REATI EDILIZI E OCCUPAZIONE ABUSIVA IN AREA VINCOLATA

I Carabinieri Forestali della Stazione di Brindisi sono intervenuti prontamente a bloccare i lavori in un cantiere edile, risultato del tutto abusivo, nella zona Materdomini, nella periferia Nord di Brindisi, in parte nascosto in una stradina secondaria.

Dagli accertamenti è emerso che, su un’ area di 322 metri quadri, sottoposta a vincolo paesaggistico poiché ricadente nella fascia di 300 metri dalla battigia marina, nonché qualificata come area annessa litoranea a boschi e macchie, ai sensi del Piano Paesistico Territoriale Regionale. Inoltre, la proprietà in questione è del Demanio, la cui Direzione Generale non è risultato aver concesso a terzi privati.

Dopo aver esperito tutti questi necessari accertamenti, in tempi rapidi, i Militari hanno quindi proceduto, di iniziativa, a sottoporre a sequestro tutto il cantiere, compresi i mezzi d’ opera utilizzati.

Le opere edili realizzate, o in fase di realizzazione, a cui sono stati apposti i sigilli, sono:

una platea in stabilizzato di cava e blocchi di calcestruzzo sulla superficie di 322 metri quadri, un prefabbricato monovano in pannelli coibentati, un prefabbricato monovano in metallo zincato, un prefabbricato pentavani con tubazione di collegamento ad impianto fognario ed elettrico.

Sono state deferite alla Procura della Repubblica di Brindisi quattro persone, in concorso di reato: M.F., di anni 48, A.S. di anni 35, D.D., di anni 19, N.D., di anni 28, tutti brindisini.

I reati contestati ai quattro sono la realizzazione di interventi edilizi in assenza del prescritto permesso di costruire e di autorizzazione in area sottoposta a vincolo paesaggistico, ai sensi

dell’ art. 44, comma 1, lett. c) del Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (“Testo unico dell’ edilizia e dell’ urbanistica”) e dell’ art. 181, comma 1-bis, lett. a) del Decreto legislativo n. 42 del 2004 (“Codice dei beni culturali e del paesaggio”). Oltre a ciò, le quattro persone sono state deferite per invasione arbitraria di area demaniale, ai sensi degli articoli 633 e 639-bis del Codice Penale.


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