SANITA’, ZULLO (FDI): IN PUGLIA NEGATA L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI. RSA BLOCCATE DALLA BUROCRAZIA

Dichiarazione del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo

“In una Puglia che sta ripartendo c’è ancora qualcosa che resta chiuso e sono i ricoveri nelle RSA, RSSA, strutture psichiatriche. Il 2 maggio scorso era stata emessa una Circolare dalla Regione Puglia (n. 1036) che nei fatti doveva dettare tempi e modi per la riapertura, ma che nei fatti, interpretando in senso restrittivo la circolare ministeriale, ha creato un blocco del sistema.

“In questo documento si chiedeva ad i Dipartimenti di prevenzione di valutare la presenza di posti dedicati per pazienti sospetti e confermati Covid, aree di isolamento, percorsi separati e ingressi separati, percorsi sporco/ pulito, personale dedicato. A seguito di questa circolare i nuclei ispettivi e le associazioni di categoria hanno chiesto un’interpretazione autentica alla Regione, anche perché tali richieste erano di difficile applicazione per le strutture sorte nel rispetto dei Regolamenti regionali ma in un momento in cui l’emergenza Covid non esisteva e, quindi, i percorsi risultavano difficilmente separabili. A tale richiesta per? non è seguita alcuna interpretazione e i nuclei ispettivi hanno interpretato quanto richiesto in maniera diversificata per provincia e in un senso molto restrittivo. Il risultato? Ad oggi pochissime sono le strutture ‘promosse’ a poter accogliere i nuovi ricoveri e per le altre si prospetta un periodo indeterminato in cui non saranno autorizzati nuovi pazienti al ricovero.

“Cos? nella Puglia che riapre, abbiamo pazienti lasciati soli a domicilio che non possono essere autorizzati, pazienti che da settimane sono ricoverati in ospedale senza essere dimessi, strutture vuote che non possono procedere ad i ricoveri e unità di valutazione multidimensionale che non possono rilasciare autorizzazioni. In questa situazione che ha dell’assurdo si chiede al presidente Emiliano di porre fine a tutto ci? in quanto le strutture residenziali, già molto provate da mesi blocco dei ricoveri, costi dei dispositivi mai rimborsati, procedure di riaccreditamento e nuove contrattualizzazioni bloccate rischiano di esalare l’ultimo respiro per colpa di una burocrazia che le stritola”


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