BRINDISI, MURONI (LEU): SFRUTTARE LE RISORSE DEL JUST TRANSITION FUND PER CONVERTIRE ALLA SOSTENIBILITÀ IL POLO PETROLCHIMICO ENI-VERSALIS.

MI APPELLO AI MINISTRI COSTA, PATUANELLI E PROVENZANO   

“È intollerabile che ancora ci siano italiani costretti a scegliere tra ambiente e salute da una parte, e lavoro dall’altra. Oggi più di ieri questo ricatto è inaccettabile perché abbiamo le tecnologie e le competenze per conciliare ecologia ed economia. La strada intrapresa dall’Europa, che ha confermato le priorità del Green deal e delle zero emissioni nette al 2050.

Servono politiche e interventi radicali per la conversione ecologica di società ed economia, a partire dai territori che hanno pagato un prezzo più alto all’industrializzazione legata al modello fossile.  Come Brindisi, dove l’Arpa Puglia ha documentato ripetuti sforamenti della qualità dell’aria, in particolare per benzene e toluene nell’area del petrolchimico. I superamenti dei limiti di legge registrati per questi due cancerogeni sono stati pari anche al 200 e 300 per cento. I dati Arpa hanno spinto il Sindaco Rossi a emettere un’ordinanza contingibile e urgente disponendo l’immediata sospensione dell’esercizio dell’impianto di cracking Eni -Versalis, revocata dopo una decina di giorni, e la Procura di Brindisi ad avviare un’inchiesta.

Come già accaduto in passato la direzione nazionale e locale di Eni Versalis ha continuato a minimizzare, ad annunciare impegni già presi e procrastinati in passato e a fare promesse la cui affidabilità è tutta da verificare.

Per mettere fine a questa situazione non più tollerabile Legambiente, insieme ad altre associazioni ambientaliste locali, chiede un incontro al ministero dell’Ambiente per mettere finalmente all’ordine del giorno un vero riesame dell’AIA, l’adeguamento dei processi produttivi alla migliore tecnologia disponibile e la conversione di tutto il polo chimico ed energetico cittadino per renderlo sostenibile socialmente e ambientalmente. Spingere la produzione verso la sostenibilità è la sola via per tutelare contemporaneamente salute, ambiente e occupazione. E a patto di presentare in Europa rigorosi piani per la transizione fondati su rinnovabili, efficientamento energetico, innovazione, economia green e circolare, Brindisi potrà beneficiare delle risorse del Just Transition Fund europeo. Un treno da prendere al volo e che non tornerà, di cui spero i ministri Costa, Patuanelli e Provenzano si vogliano interessare in prima persona”.

È quanto scrive la deputata LeU Rossella Muroni in un lungo intervento su HuffPost Italia in merito al petrolchimico Eni-Versalis di Brindisi.


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