UE, D’AMATO (M5S): SU JUST TRANSITION FUND OTTENUTO COINVOLGIMENTO TERRITORI, MA RESTANO OMBRE SU APERTURE A EX ILVA E GAS
“Abbiamo risposto all’appello lanciato dalla forze produttive pugliesi, ottenendo che nella pianificazione e nella gestione delle risorse del Just Transition Fund sia obbligatorio il coinvolgimento dei territori.
Abbiamo ottenuto anche una maggiore dotazione all’Italia, cui potrebbero essere assegnati circa 2,8 miliardi di euro invece dei 2,1 prospettati in un primo momento, consentendo lo stanziamento di risorse anche per aree come Brindisi. Detto questo, come Movimento 5 Stelle ci siamo astenuti sul voto con cui oggi la commissione Affari regionali del Parlamento europeo ha introdotto una serie di emendamenti alla proposta di regolamento della Commissione Ue sul JTF. Il motivo è che nel testo vengono confermati i finanziamenti al gas in barba alle promesse di non finanziare le fonti fossili, previsione che annacqua l’impegno europeo nella lotta ai cambiamenti climatici e per una transizione giusta. Inoltre, un passaggio del regolamento apre la porta al finanziamento di grandi imprese come l’ex Ilva, mentre la nostra richiesta è stata fin dal primo minuto di limitare le risorse alle sole piccole e medie imprese. La stessa Commissione Ue aveva detto chiaramente che i fondi del JTF non potevano andare a finanziarie le industrie inquinanti. Evidentemente le lobby del fossile sono riuscite a fare breccia. Noi non ci arrenderemo e continueremo a dare battaglia per fermare i colpi di coda: il futuro di Taranto, e non solo di Taranto, è nello sviluppo sostenibile e ogni centesimo che arriva da fonti pubbliche deve essere investito su questo”. Lo dice l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato.