Latiano (Br).L’assessore all’urbanistica Massimiliano Baldari si dimette durante il Consiglio comunale

L’assessore all’urbanistica Massimiliano Baldari ha rassegnato pubblicamente le sue dimissioni durante il Consiglio comunale, tenutosi nella giornata di ieri, mercoledì 5 agosto.

La motivazione di tale scelta è riconducibile alla mancata discussione di due argomenti chiave per lo sviluppo della città. L’assise ha infatti rinviato, su proposta di una parte delle opposizioni, l’approvazione definitiva del Regolamento Edilizio Comunale e del nuovo Documento Preliminare Programmatico, adottato esattamente un anno fa in via provvisoria con la deliberazione n. 15 del Consiglio comunale.

«La proposta di rinviare due argomenti così importanti – ha dichiarato Massimiliano Baldari a margine del Consiglio comunale – è stata accolta dal sindaco Maiorano, che evidentemente dimentica quella che dovrebbe essere la sua unica priorità: agire per il bene dei latianesi. Eppure, oggi come cinque anni fa, in piena campagna elettorale il “bene comune” diventa inspiegabilmente la sua bandiera.

Si trattava di due argomenti molto importanti per i nostri concittadini. L’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio Comunale, infatti, avrebbe sancito definitivamente quanto approvato in precedenti delibere di consiglio comunale, da me proposte, in riferimento alle superfici accessorie che non devono fare volumetria. Mi riferisco a porticati, tettoie e verande, come stabilito dal regolamento edilizio regionale, già adottato da tanti comuni limitrofi. Tale regolamento edilizio sarebbe arrivato a Latiano dopo quarant’anni dal precedente e sarebbe servito a colmare un gap non indifferente con i Comuni vicini. L’approvazione del Regolamento comunale, già ratificato dal sindaco e dalla maggioranza, sarebbe giunto, come previsto per legge, all’approvazione in seconda lettura dal Consiglio comunale dopo un lavoro di mesi, peraltro elogiato pubblicamente dallo stesso sindaco, che oggi ha preferito rimandare la discussione a data da destinarsi.

La stessa sorte è toccata al Documento Programmatico Preliminare del PUG, la cui discussione è stata direttamente rimandata alla prossima consiliatura. Qualcuno ipotizza che il sindaco abbia accettato di rimandare il dibattito su questi temi perché i meriti di tali scelte urbanistiche erano condivisi. Qualcun altro invece riconduce il motivo del rinvio ad un’altra motivazione: tra i punti rimasti inevasi, anche il riconoscimento dei debiti fuori bilancio dell’azienda speciale “Caterina Scazzeri”. In questo modo infatti non sarebbero state scoperte le colpe del sindaco relative a tale azienda, non chiusa ad inizio mandato, quando non c’erano debiti, e subito dopo diventata un pozzo senza fondo.

In questo consiglio comunale – continua Baldari – per accordi presi dal sindaco con diversi creditori, si sarebbero dovuti riconoscere i debiti fuori bilancio, relativi ai rendiconti 2015, 2016 e 2017, ma il direttore di ragioneria aveva dato parere negativo e pertanto, nel dubbio, il sindaco ha convinto la maggioranza ad accettare la proposta di una parte dell’opposizione e ha evitato brutte figure su degli impegni che non è stato in grado di mantenere, rimandando la questione a data da destinarsi, con pregiudizio per i creditori che giustamente vorrebbero essere pagati.

Ho deciso di dimettermi immediatamente dichiarando tale intenzione in Consiglio comunale, perché evidentemente non potevo accettare questa situazione, che per esigenze e furbizie elettorali del sindaco vedeva passare in secondo piano argomenti su cui ho lavorato con grande impegno. La politica per me è passione, non mi serve per vivere. Mi sono dimesso perché ho visto calpestare i diritti dei miei concittadini.

Alle prossime elezioni amministrative – conclude Baldari – sarò candidato con Salvatore De Punzio, amico da una vita, persona perbene e di grande spessore politico. Un uomo concreto, capace di dare risposte certe ai cittadini, com’è stato ampiamente dimostrato in questi tre anni e mezzo. I cittadini di Latiano attendono risposte che oggi non sono arrivate, noi invece intendiamo dare queste risposte con umiltà e competenze vere».


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