Nuove tecnologie per lo studio dello stato di salute di Torre Guaceto

L’Area Marina Protetta di Torre Guaceto è al centro di un importante progetto per il monitoraggio dello stato di salute dell’ambiente.

Nelle ultime ore, il Consorzio di Gestione della riserva ha installato alcuni sensori ideati per il monitoraggio delle condizioni marine su una delle boe che segnalano la superfice sotto tutela. Nel dettaglio, i partner Wide Pilot srl, CNR IBAM – Istituto per i beni archeologi e monumentali del consiglio nazionale delle ricerche, ENSU – Environmental Surveys srl, CMCC – Fondazione centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, I.D.S. Ingegneria dei sistemi spa, Isalit srl ed Università del Salento si sono messi insieme ed ottenuto un finanziamento erogato dalla Regione Puglia per la realizzazione di un progetto per il monitoraggio ambientale avanzato. 
Si tratta di “Sagace”, l’obbiettivo dell’azione è la riduzione dei rischi per la salute dell’uomo e dell’ambiente derivanti dalla presenza di inquinanti nel suolo, nell’aria e nell’acqua, mediante la realizzazione di una soluzione tecnologica e metodologica di monitoraggio avanzata.  
Tale soluzione consentirà la raccolta di informazioni rilevanti provenienti da ambienti quali aree costiero-marine, urbane, extraurbane ai fini dell’identificazione di eventuali fattori di rischio e, quindi, l’avvio di un percorso per la loro mitigazione. Ideato il sistema, si è deciso di condurre lo studio nell’AMP di Torre Guaceto. 
Da oggi e per i prossimi 4 mesi, i sensori installati nelle ultime ore acquisiranno h24 dati inerenti la temperatura, la torbidità, l’ossigeno presente in mare ed una serie di ulteriori parametri che, a conclusione del progetto permetteranno di tirare le somme e capire quale sia l’esatto stato di salute dell’AMP e cosa si possa fare per proteggerla con maggiore efficacia. 
“Da sempre e con scadenza annuale monitoriamo le condizioni dell’area protetta – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Corrado Tarantino -, questa volta seguiremo nuovi parametri e raccoglieremo i dati con una nuova tecnologia. Il nostro obbiettivo è quello di assicurare alla riserva le migliori azioni di tutela possibili”.


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