Cia:Nuove risorse economiche per sostenere e rilanciare il comparto zootecnico

Tavolo tecnico richiesto da Cia agricoltori italiani della Puglia. Gli allevatori lamentano un calo drastico del prezzo del latte


Nuove risorse economiche per affrontare l’emergenza pandemica ma anche sostenere e rilanciare l’intera filiera del comparto zootecnico. È quanto chiedono i rappresentati di Cia agricoltori italiani della Puglia, che hanno partecipato al tavolo tecnico, convocato su sollecitazione della stessa Cia, dal neo assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.

L’obiettivo è quello di affrontare, con estrema urgenza, il problema del prezzo del latte alla stalla e salvaguardare i prodotti caseari pugliesi. «Se la Puglia continuerà a perdere gli allevatori e gli allevamenti – spiegano da Cia – ne risentirà l’intero territorio, in quanto rappresentano vere e proprie sentinelle, oltre agli impatti economici».

Gli allevatori lamentano infatti un calo drastico del prezzo del latte che ha raggiunto livelli inferiori ai costi di produzione. I caseifici pugliesi pagano il prodotto troppo poco. Istanza a cui si aggiunge quella riguardante l’urgenza di controlli maggiori sulla qualità e quantità del latte immesso sul mercato e sui prodotti semi-lavorati che vengono poi utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari. Temi di grande urgenza, che la Regione si è impegnata ad affrontare nelle sedi competenti, dal momento che afferiscono a materie di competenza nazionale ed europea.

«Questo primo incontro – spiegano i rappresentanti di Cia agricoltori italiani della Puglia – rappresenta un primo importante step per la discussione e la definizione delle problematiche, nella quale saranno coinvolti tutti i soggetti interessati, tanto gli allevatori quanto i rappresentanti dei caseifici. Siamo certi che è interesse comune trovare un punto di intesa in modo da mantenere in alto i livelli di eccellenza (tanto la qualità del latte pugliese, quanto quella dei suoi derivati) e da potere tutelare il consumatore garantendo genuinità e qualità nei processi di lavorazione».

La Cia, nelle settimane scorse, si è resa promotrice di un’iniziativa affinché fosse adottata una sottomisura, con il Psr 2014-2020 (misura 21), con l’intenzione di dare una risposta alla situazione di crisi del comparto e preservare il tessuto sociale, economico e produttivo delle imprese agricole del comparto zootecnico colpite dalle conseguenze derivanti dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Il settore zootecnico ha un ruolo importante per le zone interne della Puglia. Esso rappresenta una fonte di reddito in molti casi insostituibile per la mancanza di alternative produttive e per quello che, dal punto di vista ambientale, rappresenta in termini di presidio evitando quindi il fenomeno del degrado e dell’impoverimento del territorio. Al fine di evitare il tracollo del settore, con le inevitabili conseguenze occupazionali, economiche ed ambientali, occorre con urgenza adottare provvedimenti a tutela degli allevatori pugliesi. Il comparto lattiero-caseario pugliese ha, quale base produttiva regionale, oltre 2mila aziende con vacche e bufale e più di 3mila imprese con ovini e caprini da latte.


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