LUIGI D’ELIA E I SUOI CINQUE RACCONTI DA ASCOLTARE IN LIBRERIA

I «Cinque racconti di fine estate», il cd dei racconti brevi di Luigi D’Elia e Bevano Est, diventano cinque racconti on air: saranno ospiti della libreria Mondadori Bookstore di Brindisi, diffusi in sonoro per un intero pomeriggio, dalle 17 alle 20 di sabato 6 febbraio.

Racconti che fanno da colonna sonora a una libreria, parole d’ascolto tra le pagine dell’autore cercato e i libri sugli scaffali: cinque storie che attraversano i ripiani in fila come un vomere che rivolta la terra facendone solchi leggeri nei campi d’argilla tra Serranova, Torre Guaceto, San Vito dei Normanni e Ostuni. Laddove i racconti, per la voce di Luigi D’Elia, sono ambientati. Chiunque passerà quel pomeriggio, che acquisti o no il cd, potrà ritirare in omaggio uno dei manifesti, della serie «Luce», realizzati appositamente per questa produzione con le foto di Michela Cerini scattate tra Torre Guaceto e la Romagna.

«L’esperienza di distribuzione e vendita di questo cd – ha detto Luigi D’Elia, attore, autore, educatore ambientale – mi sta restituendo tutte le dinamiche della distribuzione dello spettacolo dal vivo. Tutte. Mi riferisco al teatro serale. È una scuola anche questa. In questo tempo, nel quale lo spettacolo dal vivo si nutre di silenzi come un campo durante il fermo biologico, ho scelto di realizzare un prodotto editoriale, fisico e materiale. Un cd, appunto, che è anche un piccolo libro di foto e parole, un cofanetto che chiude una ricerca. Mette, almeno per me e forse lo capisco solo io, un “punto e a campo”. Di chi è l’arte? Di molti forse, non solo di chi la fa. È un tessuto connettivo probabilmente, altrimenti non si spiegherebbero tante cose. E tante mancanze. Non abbiamo ancora potuto presentare il cd dal vivo, stiamo resistendo a non farlo online. Ma siccome sono un capatosta ricomincio “da capo e allo stesso modo di sempre”. Sabato ci vediamo in sicurezza, per un pomeriggio tra libri e racconti. Tutto in sicurezza. Tutto che si può fare».

La pandemia tacita le parole della scena che migrano nelle tracce di un cd, non per restituire in altre forme la dimensione e il linguaggio della scena, ma per ricostruire, con la stessa cura di un dipinto fiammingo, le memorie e i suoni di un’epoca rurale, fatta di pagnotte nei canovacci e di lavoro, sotto cieli perlati e lavoro scandito dall’andare delle stagioni. I racconti di D’Elia sono questo, la mietitura di un tempo con la sua messe di voci, di memorie, di sensazioni, di legami, di attese, di speranze. Un’alchimia fissata in questi affreschi della lontananza dai condomini urbani, storie tirate fuori dal cassetto del vecchio tavolo da pranzo – edite INTI La terra delle storie in viaggio, prezzo 12 euro -, con la voce narrante dell’autore, la regia di Simonetta Dellomonaco – autrice delle parole del prologo – e le musiche dei romagnoli Bevano Est di Stefano «Ciuma» Delvecchio, a casa del quale sono state realizzate le registrazioni. È stato il primo viaggio post-lockdown di D’Elia, lo scorso giugno, che ha prestato un po’ del suo teatro a questo «spettacolo dal vivo a distanza». 

Binari, l’arrivo della modernità, il sollievo dalla fatica, i canti, li “cunti”, le leggende. I cinque racconti sono il travaso artigianale di un atto d’amore donato da «contadini, carcarùli, musicisti terapeuti, ricercatori, poeti e amici». Ascoltarli è come seguire a ritroso il percorso della radice, le loro voci segnano a tratti fini gli orli della vecchia torre, i suoni familiari della nostalgia, il ritorno all’imbrunire dai campi o dalla “carcara”, la sera sui loggiati di chianca, l’ultimo rimprovero a quel bambino insonne e il mangiadischi lontano di un Modugno sognatore. Storie sfuggite alla campagna che ora risuonano in libreria grazie a immagini potenti ed evocative, rifatte a mano una per volta: perché il teatro dialoga straordinariamente con la verità, anche in un disco. «È un modo semplice e un po’ folle – ha concluso Luigi D’Eliaper far vivere l’arte e il teatro in attesa di poter tornare dal vivo. E per sostenere il nostro progetto di “esistenza”». 

 

CINQUE RACCONTI DI FINE ESTATE
Prologo Il ragazzo radice / Artemio Bubba / ’Ngiulina / L’estate della balena / Non c’era da vinì

Luigi D’Elia e Bevano Est
con un racconto di Simonetta Dellomonaco

Luigi D’Elia
voce narrante

Stefano Delvecchio
fisarmonica bitonica

Davide Castiglia
violino

Giampiero Cignani
clarinetto

Simonetta Dellomonaco
regia

www.luigidelia.it
www.bevanoest.com
www.inti-tales.com

Registrato nel giugno 2020 a casa di Ciuma, da Larsen Von Sbrokken.
Foto e progetto visivo Michela Cerini.


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