ASL DI BRINDISI, PROGRAMMAZIONE CAMPAGNA VACCINALE A PASSO DI LUMACA. FIALS ACCELERARE I TEMPI DI VACCINAZIONE DI MASSA.

In questa situazione in cui la variante inglese corre e aumentano i contagi coronavirus, con la nostra Regione che sembra destinata a colorarsi ulteriormente di arancione, è necessario adottare una strategia di gestione della pandemia sanitaria che si caratterizzi per una maggiore disponibilità di centri vaccinali e per un rafforzamento a livello sanitario e organizzativo. 

È quanto ha dichiarato, il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, in risposta al documento della ASL di Brindisi sulla programmazione del piano vaccinale.

Entro la fine di marzo ha sottolineato Carbone, dovrebbero comunque arrivare nella nostra provincia migliaia di dosi di vaccini e necessita una ottimale organizzazione per una forte velocizzazione nella distribuzione delle dosi, così come sarà cruciale aumentare i centri vaccinali rispetto ai pochi già definiti dalla ASL di Brindisi.

In questa fase, sottolinea Carbone, occorre evitare che si creino, ancora, delle disparità. Chiediamo che la ASL rivolga un’attenzione particolare ai cittadini fragili e con patologie croniche, come anche a quei cittadini brindisini che vivono una situazione di disabilità e dobbiamo proteggerli, insieme alle loro famiglie, che hanno pagato un prezzo durissimo ai lockdown. Abbiamo il dovere morale di mettere in sicurezza quanto prima questi nostri concittadini.

Il Segretario Generale della FIALS, ha messo in evidenza che per accelerare la vaccinazione di massa ci vogliono non solo i sieri, ma soprattutto aumentare i punti vaccinali fino ad estenderli in ogni comune oltre a definire, con urgenza, le modalità di disponibilità del personale che li somministri e il compenso come ultimamente è avvenuto tra Regione e Medici di famiglia.

Non vanno bene, ha ripetuto Carbone, le iniziative unilaterali e sporadiche, senza alcuna trasparenza, messi in atto dalla ASL nel reperire la disponibilità del personale per le vaccinazioni, in specie infermieri, assistenti sanitari, come nel team gli Operatori Socio Sanitari ed Amministrativi. 

Cogliere l’occasione di una programmazione di campagna vaccinale e disporre che i Tecnici Sanitari della Prevenzione saranno coinvolti “quale supporto per la pubblica sicurezza, per la gestione dei flussi dei vaccinandi e per l’eventuale gestione di esigenze di altro tipo” non solo è anomale, ma anche uno spreco di risorse economiche, ma ancor di più di  demansionamento professionale distraendoli dai compiti e competenze proprie, ad iniziare dai controlli sanitari per la prevenzione della pandemia, nelle zone industriali, commerciali ed artigianali, che in questo momento sono di più primaria importanza ed efficacia per evitare il moltiplicarsi di casi di positività da Covid-19. La pubblica sicurezza ed il controllo dei flussi, chiarisce Carbone, sono di competenza della Protezione Civile. 

La pressione dei cittadini che aspettano il loro turno è giustamente forte e ci preoccupano i tempi della campagna di massa perché attualmente nella nostra provincia la somministrazione dei vaccini procede ancora con forte lentezza, a passo di lumaca, se si pensa che in oltre 70 giorni solo n. 18.798 vaccinazioni con una media al giorno di appena 270 e che porterebbe al marzo 2024 il tempo di vaccinazione per iniettare gli oltre 700mila vaccini,  due dosi, a tutti i cittadini brindisini non ancora vaccinati. .

Non possiamo permetterci questi tempi lunghi, non è questo un tempo ordinario, ma siamo nella straordinarietà e noi come sindacato siano disponibili a mettere in campo tutte le energie e disponibilità del nostro personale medico, infermieristico, OSS ed amministrativi per tutte le fasi di vaccinazione e pervenire entro il mese di giugno a vaccinare tutti i cittadini brindisini con apertura dei centri vaccinali h. 24 e per tutti i giorni della settimana. 

Un lavoro di squadra e di team che dovrebbe portare a circa 6mila vaccini al giorno rispetto ad una media attuale di solo 300 vaccini al giorno.

Straordinarie devono essere le risorse economiche da parte della ASL di Brindisi, come straordinario deve essere l’impegno di tutto il personale.

Bene afferma Carbone, il coinvolgimento di tutti i sindaci della nostra provincia per individuare le strutture adatte come gli auditorium, le palestre, i palazzetti dello sport per aumentare i centri vaccinali.

Serve un criterio unico, valido per tutta la nostra provincia e la Asl necessariamente deve stabilire e rendere trasparente sul proprio sito la cronologia delle categorie dei cittadini da vaccinare.

Come FIALS chiediamo uno sforzo straordinario a tutti gli operatori sanitari della nostra Azienda Sanitaria che possono svolgere un ruolo strategico in questo momento per sconfiggere definitivamente il virus. Da parte nostra, c’è la piena disponibilità a contribuire alla massima presenza di personale sanitario nei centri vaccinali sui territori. 

Dobbiamo prepararci al meglio, conclude Carbone, per essere pronti quando, da qui a venti giorni, avremo dosi molto più grandi di vaccini da distribuire alla popolazione. Serve una modifica forte della programmazione per la campagna vaccinale posta in essere dalla Direzione Strategica della ASL di Brindisi e di una convocazione urgente di tutte le forze sindacali per mettere in campo una organizzazione funzionale più efficiente, rispetto all’attuale, con notevoli e capillari punti di vaccinazione, oltre a mettere in campo la disponibilità di tutti i medici, infermieri ed assistenti sanitari per le vaccinazioni, ed il personale di supporto quali gli OSS e di logistica gli amministrativi e la protezione civile per  la gestione dei flussi dei vaccinandi.


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