SUD: PER RILANCIO PUNTARE SU DEFISCALIZZAZIONE IMPRESE, DONNE E GIOVANI

La misura dell’agevolazione contributiva, nella misura del 30%, allevia in modo considerevole il costo del lavoro per i datori di lavoro che operano nel Mezzogiorno e in regioni svantaggiate.

Per questo si sta rilevando uno strumento di sostegno importante per l’occupazione in territori dove la crisi pandemica ha ulteriormente aggravato la percentuale di disoccupazione, già molto elevata rispetto alle regioni del Nord, soprattutto a carico di donne e giovani. Dal Ministero del Sud sono giunte rassicurazioni sul potenziamento di tale misura che noi, come MoVimento 5 Stelle, riteniamo strategica. Si passi dalle parole ai fatti”. Lo dichiara Francesca Galizia, deputata pugliese del MoVimento 5 Stelle, a seguito della sua interpellanza alla Camera sul tema della defiscalizzazione per le imprese al Sud.

Nella sua risposta la sottosegretaria Nesci ha fornito dati Inps che dimostrano l’efficacia della misura decontributiva – aggiunge Francesca Galizia (M5S) – a tempo debito, potranno essere acquisiti ulteriori elementi conoscitivi e output di ricaduta sostanziale sull’economia territorio, con riguardo agli effetti riscontrati in termini di stabilità occupazionale e rafforzamento del tessuto produttivo al Sud. Mi preme, inoltre, ribadire che al di là della percentuale dei fondi del Recovery per il Mezzogiorno, bisogna battersi per investire al meglio tali risorse. In campo ci sono tre obiettivi trasversali su cui dobbiamo focalizzarci – conclude la deputata 5 Stelle – lavoro, donne e giovani. Solo così potremo rilanciare il nostro Sud”.

Negli ultimi tre mesi del 2020 hanno beneficiato della misura oltre 280mila imprese al mese per circa 1,8 milioni di lavoratori. L’importo decontribuito si aggira sui 250 milioni di euro mensili ma si è registrata una battuta di arresto con un drastico calo di adesioni nel mese di gennaio scorso, secondo le valutazioni dell’Inps ricollegabile alla grave crisi economica che il Paese sta vivendo in conseguenza dell’emergenza sanitaria: in quel mese, le aziende hanno fatto massivo accesso agli ammortizzatori sociali, a discapito di questa. A febbraio, invece, i valori sono tornati alle medie 2020 con 226.334 aziende beneficiarie, 1.400.763 lavoratori coinvolti e quasi 262 milioni di euro di importo decontribuito.


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