A2A Brindisi, Amati: “Si discute su un micro impianto e nessuno chiede notizie sull’intera area. Audizione”

Si discute animatamente sull’insediamento di un micro impianto e nessuno chiede ad A2A quali siano le intenzioni sul futuro produttivo dell’immensa area retroportuale di cui è proprietaria. E, come al solito, mi occuperò io delle domande più rilevanti per Brindisi, chiamando in audizione A2A e Autorità di sistema portuale”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“In questi giorni si sta sviluppando un dibattito, a tratti euforico e a tratti infuocato, su un investimento relativo a un piccolissimo impianto di trattamento rifiuti con tecnologia tradizionale.
Poiché è ampiamente prevedibile che tra qualche ora la questione rientri tra i fatti meno che ordinari e nel silenzio, vorrei approfittare dell’occasione per accendere l’attenzione su una questione molto specifica e concreta: la destinazione della vasta area retroportuale nella disponibilità di A2A.
Non ho alcun dubbio che quell’area debba rapidamente essere convertita per ospitare nuove iniziative produttive accordate con l’attività portuale e con i programmi di sviluppo adottati dall’Autorità competente. È quello un sito di notevole ampiezza e importanza, che però non può essere lasciato senza missione, nell’attesa di novità che allo stato non riesco a intravedere.
Per questo motivo credo sia importante conoscere direttamente dai proprietari le strategie industriali e produttive che hanno in animo di realizzare, così da predisporre il dibattito pubblico sulle cose che hanno maggiore rilievo e durata


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