“La radiologia direttamente a casa dei pugliesi è realtà. Sono molto soddisfatto di questo risultato importante per tutti i cittadini, specie quelli più fragili. In pratica, si potrà usufruire di esami diagnostici attraverso strumentazioni portatili omologate con una opportuna regolamentazione del settore.
Rappresenta un grande cambiamento e, per quanto mi riguarda, è solo il primo di una serie che interesserà la diagnostica domiciliare in generale, poiché ho pronte altre iniziative. Per questo ringrazio i colleghi della maggioranza che ieri in aula hanno votato la mia proposta di legge che porta anche le firme di Giuseppe Tupputi e Alessandro Leoci”.
Lo dichiara il consigliere Antonio Tutolo, presidente della Commissione Affari generali.
L’intervento legislativo approvato ieri in Consiglio regionale apporta modifiche e integrazioni alla Legge Regionale n. 9/2017 in materia di accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private. Consentirà di effettuare esami radiologici a lettura, su richiesta dei pazienti, direttamente nel domicilio dell’interessato, con strumenti portatili che rispondano a requisiti tecnici e strutturali definiti da un regolamento regionale, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
“Sono stati compresi i vantaggi e i benefici, anche occupazionali – spiega il consigliere Tutolo – che queste prestazioni introducono. Anzitutto, i pazienti fragili potranno sottoporsi nella propria abitazione o nella struttura socio-sanitaria in cui si trovano agli stessi esami diagnostici che finora hanno effettuato nelle strutture ospedaliere. Ne beneficeranno anche le piccole realtà territoriali, dov’è numerosa la presenza di anziani impossibilitati a muoversi e non esistono centri radiologici o ecografici, il radiologo arriverà direttamente a casa.
I giovani professionisti, che normalmente sono costretti a cercare lavoro anche in strutture fuori dalla propria regione, potranno cominciare a programmare il proprio futuro in Puglia. Inoltre, con questa regolamentazione, si ostacola la pratica della radiologia a domicilio esercitata da privati, a volte in forma ‘abusiva’, senza alcun tipo di controllo né radio-protezionistico né sull’appropriatezza e le strumentazioni portatili dovranno rispondere a requisiti tecnici e strutturali definite dal regolamento regionale. Tutto questo senza spese a carico del bilancio regionale”.